Wine Spectator, Irpinia protagonista con tre vini nella “Top 101”

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Il Vinitaly di Verona, il Salone Internazionale del vino e dei distillati, quest’anno arriva al mezzo secolo di vita, e per la quinta volta consecutiva si aprirà con l’evento organizzato assieme alla squadra dei critici americani, ai quali è affidato il compito di stilare una lista di aziende (e dei loro vini) che rappresentino il vertice dell’Italia enoica. Si affiancheranno aziende molto note ad altre emergenti che raccontino frammenti di territorio, per un totale di 101 aziende.

Nella lista ben quattro aziende campane e tre su quattro, ovvero il 75%, è irpina. Insieme al Galardi “Terra di Lavoro” di Roccamonfina, al Palazzo della Gran Guardia ci sarà il Feudi di San Gregorio Irpinia Serpico 1999, il Mastroberardino Taurasi Radici Riserva 2006 e il Terredora Fiano di Avellino CampoRe 2011.

lista vini
La lista dei 101 vini

Quest’ultimo è un bianco dall’aroma floreale, che si accompagna benissimo alle carni bianche, un vino di particolare complessità e ricchezza aromatica, non senza una bella acidità. Il Radici è un rosso fermo, corposo e intenso, elegante e pieno, equilibrato e fresco, ricco di sentori fruttati e speziati, affianto in botte e barrique, almeno come appare nella descrizione del sommelier.

Il primo infine è un rubino con unghia granata, alla gustativa il vino sembra “masticabile”, con un tannino ben assorbito e buona acidità.

”Ogni anno – spiega Tom Matthews, esecutive editor di Wine Spectator – siamo chiamati a stilare la lista dei 100 che rappresentano il meglio dell’Italia. Impossibile, quindi cambiamo la lista inserendo nuovi produttori e nuovi vini. I nuovi otto ingressi del 2016 rappresentano la sorprendente varietà del vino italiano”.

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