Windspirit, l’esercito del surf avellinese.

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Pochi lo sanno, ma ad Avellino esiste un piccolo esercito di appassionati del windsurf che, specie nel fine settimana, si ritrova sulle spiagge della Campania, del Lazio, della Puglia a sfidare il vento con la tavola a vela.

Una passione che va oltre il tempo. Inteso in ogni sua accezione. Sono professionisti, studenti, commercianti di ogni età.

Ad accomunarli quella pazza voglia di sentirsi liberi e vuoti che li porta, in ogni stagione dell’anno, a prendere la loro tavola e a volare sulle onde del mare.

La loro filosofia è racchiusa in poche parole: “Siamo come dei cercatori, dei sognatori, degli illusi sempre spinti dalla voglia di trovare i migliori elementi per sedare la pazzia positiva che è dentro di noi e che chiamiamo semplicemente Windspirit”.

Tra i promotori del gruppo c’è un architetto avellinese, Paolo De Angelis, sposato, padre di una bimba, impegnato anche in politica al comune di Monteforte Irpino, dove ricopre la carica di assessore all’Urbanistica.

Una passione, la sua, iniziata nel 1999 e che, da allora, lo ha portato a cavalcare le onde dei mari di mezzo mondo.

Paolo, mentre ad Avellino tutti giocavano a calcio o a basket tu inseguivi il vento. Non ti sentivi, per rimanere in tema, un pesce fuor d’acqua?

“Assolutamente no. Tra l’altro sono approdato al windsurf provenendo dallo sci. Quando ho cominciato a praticare questo sport inconsueto per l’Irpinia ero a conoscenza della presenza di altri praticanti in città, alcuni veri e propri pionieri e speravo di poterli incontrare per poter parlare della nostra passione, per avere maggiori informazioni, per condividere delle emozioni difficilmente comprensibili dai non praticanti”.

Sono numerosi i windsurfisti avellinesi?

“Non siamo pochi. Antonio detto “Il Toro” è stato tra i primi ad avere incrociato sulla mia strada. Poi Eliano Apicella, un precursore ad Avellino, Giuseppe Iannaccone, Salvatore Vitale, Dario Carpenito, Alessandro Ferro e tanti altri. Incontrandoci, parlando, surfando, pian piano abbiamo capito che dovevamo uscire dalle coste della Campania per inseguire il vento”.

Per tenere insieme e condividere le esperienze hai creato un sito web (www.windspirit.it) attraverso il quale i surfisti irpini (e non solo) si scambiano opinioni, pareri e immagini delle ultime uscite.

Come nasce l’esperienza di Windspirit.it?

“Inizialmente eravamo un gruppo di ragazzi alle prime armi che, vivendo ad Avellino, città che con il mare ha poco a che fare, sentiva l’esigenza di aggregarsi per condividere la comune passione. Quasi in antitesi a quella strana forma di segretezza che è propria dei surfisti, ci sembrò quasi naturale creare un contenitore di immagini scattate in giro per gli spot. Un modo per stabilire contatti e far nascere rapporti di amicizia. Era il 2001: diciamo che siamo stati degli antesignani dei social network!”.

In pochi anni il sito è diventato un punto di riferimento per tutti i surfisti della Campania e non solo.

“Oggi Windspirit.it raccoglie le immagini di quasi tutte le nostre uscite in windsurf, con oltre 1600 foto e video che, oltre a raccontare la nostra passione, forniscono a tutti i rider una galleria degli spot, sia italiani che esteri, in cui abbiamo surfato”.

Quali sono state le tue ultime uscite?

“In estate, come ormai faccio da alcuni anni, sono stato a Tenerife, un vero paradiso per i surfisti. A settembre, poi, sono stato a Campo di Mare e Civitavecchia, nel Lazio, e a Case del Conte e Agropoli dalle nostre parti. L’ultima uscita? Lo scorso 15 ottobre a Taranto”.

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