Welfare, condanna bis in Appello per Iannace: tre anni e tre mesi

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AVELLINO- Arriva la condanna bis in Appello per il senologo Carlo Iannace, direttore della Breast Unit del Moscati ed ex consigliere regionale e candidato alle ultime politiche sotto le insegne del Pd. A distanza di due anni dal verdetto emesso dai magistrati di secondo grado (nel maggio del 2021) e dopo che i giudici della Sesta Sezione della Cassazione avevano annullato in parte la sentenza, rinviando di nuovo la decisione alla Corte di Appello, come aveva chiesto la difesa di Iannace, rappresentata dal penalista Quirino Iorio, nel pomeriggio di oggi e’ arrivato il nuovo verdetto, che va oltre alla stessa richiesta avanzata al termine della sua requisitoria dal sostituto procuratore generale. Un anno e otto mesi la richiesta dell’ accusa, tre anni e tre mesi quelli inflitti dai magistrati della Corte di Appello di Napoli per sei casi per cui erano stati contestati a vario titolo il falso e il peculato. I giudici si sono riservati 40 giorni per le motivazioni. La difesa di Iannace, rappresentata dal penalista Quirino Iorio ha gia’ annunciato ricorso per Cassazione. La precedente condanna in Appello emessa nel 2021 era di quattro anni.  Proprio i magistrati della Sesta Sezione della. Suprema Corte nel maggio 2022 avevano ridotto i quasi trentacinque casi a poco meno di dieci, chiedendo la rideterminazione della pena e sottolineando come: taluni di quegli illeciti fossero ricollegabili ad un’attività sanitaria e chirurgica svolta dagli imputati in regime di libero professionale intramuraria, altri avessero riguardato attività svolte in regime ordinario. La gran parte di tali delitti, diversi da quelli innanzi elencati per i quali vi era stata in appello conferma della decisione di condanna, erano stati dichiarati estinti per intervenuta maturazione del termine di prescrizione.

IL PROCESSO WELFARE

Il processo bis di secondo grado arriva dopo sette anni dalla condanna di primo grado a sei anni inflitta dal Tribunale collegiale di Avellino nel l’ottobre del 2016, per fatti che erano relativi anche al 2006 e per cui e’ intervenuta in larga parte la prescrizione. L’inchiesta Welfare era stata condotta dai militari delle Fiamme Gialle di Avellino.