I VVF sempre al fianco del cittadino, nonostante l’emergenza. Una “lezione” alla movida avellinese

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A molti sarà ingenuamente venuto da sorridere di fronte all’evento che, nella serata di ieri, per oltre un’ora, ha acceso la curiosità della “movida” avellinese.

Un singolare episodio verificatosi tra Corso Vittorio Emanuele e via De Conciiliis, che ha visto l’intervento di due mezzi dei Vigili del Fuoco, tra cui un’autogrù, e di diversi uomini del Comando Provinciale di Avellino.

La causa, forse inconsueta ma non al di fuori dei doveri assolti per legge dai VVF: il recupero di uno smartphone caduto nella grata di un marciapiede.

Da considerarsi, in primis, che al giorno d’oggi lo smarrimento di uno smartphone può rappresentare davvero un danno enorme per la persona, non in relazione al suo valore economico quanto ai suoi contenuti: dati sensibili, fotografie, password, messaggi e numeri di telefono, potrebbero rappresentare senz’altro un grave rischio qualora finissero nelle mani sbagliate.

Tuttavia, da parte dei tanti cittadini che hanno assistito all’operazione, perlopiù giovani e giovanissimi che proprio agli smartphone affidano gran parte delle loro relazioni, c’è stata una lettura probabilmente superficiale dell’episodio, come si evince dalle centinaia di commenti che hanno affollato i social network fin dai primi minuti che hanno seguito il fatto.

L’accusa nei confronti dei VVF, è stata infatti quella di aver dimostrato “eccessiva attenzione” al caso, distogliendola da situazioni di reale emergenza.

La realtà è tuttavia diversa, e lo dimostrano le innumerevoli operazioni condotte dai Vigili del Fuoco anche nella giornata di ieri, soprattutto in relazione al contrasto dei roghi boschivi.

Nonostante la pressante informazione della stampa locale, tuttavia, la percezione che l’Irpinia sia in piena emergenza incendi dallo scorso mese di Maggio, appare ancora piuttosto scarsa tra la popolazione.

I 35 vigili del Fuoco del Comando di Avellino, assieme agli operatori del Genio Civile e delle Comunità Montane provinciali, sono infatti impegnati 24 ore al giorno, da più di 3 mesi, nell’affrontare particolari situazioni di rischio a tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia ambientale ad un ritmo che, soprattutto nelle ultime settimane, è andato ad intensificarsi con una media di circa 20 interventi giornalieri. Il tutto, volto alla salvaguardia di migliaia di ettari di patrimonio forestale.

Considerando questo fattore, la lettura della vicenda dovrebbe dunque assumere una prospettiva completamente diversa.

Al di la’ dell’aspetto emergenziale sotto il profilo dei roghi boschivi, i Vigili del Fuoco restano infatti costantemente impegnati nell’affrontare anche fattispecie che la pubblica opinione tenderebbe a considerare di ordinaria amministrazione ma che, tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi non lo sono.

Pensiamo alle quotidiane operazioni effettuate sulle strade in relazione ai sinistri automobilistici che, come le cronache purtroppo raccontano, spesso registrano risvolti drammatici.

Come pure alle analoghe circostanze in cui, viceversa, vite umane sono state salvate proprio grazie alla competenza ed alla celerità di intervento dei caschi rossi di Avellino.

Senza contare l’infinito numero di casi che spaziano dagli incidenti domestici alla tutela dei beni pubblici e privati (come in questo caso), che ogni giorno affollano i centralini della Sala Operativa.

Sarebbe dunque ingeneroso sminuire l’operato di un Corpo che, ogni giorno, presiede e fronteggia situazioni di grave rischio su tutto il territorio provinciale, cercando al contempo di restare, con gran professionalità e senso del dovere, sempre al fianco del singolo cittadino.

Proprio come dimostrato ieri sera.