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Voucher, passa l’ordine del giorno di D’Agostino. Il governo adeguerà normativa ai vari settori produttivi.

Angelo D'Agostino

Il Governo adotterà una nuova disciplina del lavoro accessorio che dovrà essere adeguata alle specificità dei vari settori produttivi, in particolare quello agricolo. E’ quanto prevede un ordine del giorno del deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, approvato stamani dalla Camera dei Deputati dopo che il Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba, ha espresso il via libera del Governo.

“In ragione del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 – si legge nell’atto di indirizzo -, le aziende agricole con un volume di affari superiore a 7 mila euro non potevano usufruire dei buoni lavoro per pagare i lavoratori stagionali, fatta eccezione per il caso di studenti di età inferiore ai 25 anni, cassintegrati e pensionati.”

“Tali disposizioni, – prosegue D’Agostino – per quanto giustamente finalizzate a eliminare gli abusi nell’utilizzo dei buoni lavoro, hanno avuto un effetto paradossalmente negativo sulle aziende agricole e sui giovani disoccupati alla ricerca di quelle offerte di lavoro stagionale che si creano durante periodi particolari dell’anno come quello, ad esempio, della vendemmia. Le aziende agricole con un volume di affari superiore ai 7 mila euro (la quali totalità) che avevano bisogno di personale si vedevano costrette, infatti, a stipulare contratti di lavoro subordinato, anche se solo per pochi giorni di lavoro.”

“Una condizione, questa, che colpiva e che, non varando una nuova regolamentazione, colpirà ancora fortemente quasi tutte le aziende, atteso che il limite decisamente basso dei settemila euro di fatturato era ed è diffusamente superato e penalizza i giovani disoccupati che non rientrano nelle categorie che erano indicate dalla legge ora abrogata. E’ pacifico che occorre combattere l’abuso dell’istituto del lavoro accessorio, ora soppresso totalmente dal nostro ordinamento giuridico, ma è altrettanto vero – chiude D’Agostino – che è del tutto dannoso passare da un eccesso all’altro.”

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