Avellino – “E’ dura parlare in piazza in un giorno come questo, un giorno triste per la nostra democrazia, quello in cui il Presidente del Consiglio viene dichiarato corruttore, ma per una legge da lui steso voluta non può essere condannato”. Comincia così l’anatema che Vittorio Agnoletto medico del lavoro portavoce del Genova social forum, dal 2004 parlamentare europeo nel gruppo Rifondazione Comunista – Sinistra europea, membro della Commissione per gli Affari Esteri, per il Commercio Internazionale e quella per i Diritti dell’Uomo. Sul palco del comizio svoltosi questa sera nei pressi della villa comunale di Avellino, Antonio Gengaro candidato sindaco del Centro sinistra alternativo, Tony della Pia, Costantino D’Argenio, Carlo Lallo e tutti gli altri candidati al comune capoluogo nella lista Prc e PdcI.
”Di fronte ad uno scandalo come quello Berlusconi, che ci ridicolizza di fronte alla comunità internazionale, in qualsiasi altro paese il parlamento o il capo dello Stato avrebbero costretto il Presidente del Consiglio a dimettersi. Qui questo non accade. Per questo da domani avvieremo in tutto il Paese una raccolta firme per chiedere le immediate dimissioni di Berlusconi!”. Ed è proprio il tema della democrazia il cruccio di Agnoletto candidato nelle liste Prc nella circoscrizione meridionale, dal caso Mills – Berlusconi, alle cariche agli studenti a Torino: “La nostra costituzione si fonda sul diritto al dissenso. Senza dialettica sociale non c’è democrazia. Invece da Chiaiano, Acerra passando per Vicenza, per questo governo chi manifesta o è terrorista, o è un criminale o, alla Brunetta, è un guerrigliero. In realtà sono solo liberi cittadini quelli scambiati per criminali”. Sorride Agnoletto quando dalla platea gli chiedono cosa pensa del G8 a L’Aquila “…è una pagliacciata. Noi, il movimento, siamo lì dal giorno dopo il sisma ad aiutare come i tanti volontari giunti da tutta Italia. Berlusconi pensi alle sue promesse vane come quella di soldi che in realtà non ci sono”. E a proposito di terremoto non poteva mancare il riferimento alla nostra tragedia: “Voi potete capire benissimo cosa vuol dire la ricostruzione, le speculazioni, altro che la fiera delle vanità del G8..noi siamo un popolo che ha memoria, che non dimentica”.
Non solo Berlusconi, Agnoletto “svela” le ipocrisie del Pd “che ricorda di essere all’opposizione solo in campagna elettorale, pronto poi a sedersi al tavolo con la maggioranza quando si tratta di dividersi gli appalti delle grandi opere, degli inceneritori. Sapete che i parlamentari europei del Pd e dell’Italia dei Valori, che qui si scagliano contro il ddl sicurezza che prevede la permanenza degli immigrati per 6 mesi nei centri di accoglienza, cosa hanno votato in Unione europea?…Idv per i 18 mesi di permanenza, il Pd si è astenuto permettendo così alla direttiva di passare in prima battuta!”. E sulla stessa falsa riga la votazione della direttiva bolkestein “che mette i lavoratori gli uni contro gli altri, che favorisce il lavoro nero, che ti fa lavorare fino a 65 ore”. E ancora l’ambiente, tema caro anche al capolista Prc in città, l’avvocato ambientalista Antonio Petrozziello, “la Campania non può diventare la pattumiera d’Italia: questa regione mantiene la raccolta differenziata al 19%, sotto la soglia che stabilisce la legge (40% per l’Italia, 60% per la Ue ndr), perché fa comodo a chi attraverso i Cip 6 può costruire gli inceneritori. E sono sempre le stesse aziende, perciò qui la raccolta differenziata non funzionerà mai”. Non nasconde gli errori della sinistra Agnoletto, ma lancia un messaggio di speranza per la sua parte politica: “Non c’è sbarramento che potrà fermare la forza delle nostre idee, la capacità di guardare ben oltre il nostro naso”.
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