Vorrei ma non posso: Foscarini e quella voglia matta di turnover

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di Claudio De Vito – L’Avellino è tornato in carreggiata con quattro punti conquistati nell’arco di una settimana grazie alla cura di Claudio Foscarini. Sul campo dell’Entella, i biancoverdi hanno confermato la consapevolezza nei propri mezzi rispolverata contro il Perugia strappando un punto di sostanza e carattere, il cui valore va al di là della solita amnesia su palla inattiva. L’Avellino ha fatto il possibile, anzi è andato anche oltre le proprie possibilità considerando il gran caldo di Chiavari che a lungo andare ha messo in ginocchio un organico già ridotto all’osso da infortuni e acciacchi vari.

Con il turno infrasettimanale ravvicinato – il primo dei due in programma di qui alla fine – il rimedio naturale sarebbe un massiccio turnover, ma Claudio Foscarini con il pari di Chiavari in tasca ha ribadito a chiare lettere di non riuscire a recuperare nessuno. Addirittrura il tecnico trevigiano nel post partita ha dovuto incassare la contusione al ginocchio di Raul Asencio, costretto ad uscire ma senza gravi conseguenze, e le non perfette condizioni fisiche di Carlo De Risio autore di una prova maiuscola in termini di interdizione a centrocampo.

Il turnover è necessario e Claudio Foscarini questa mattina alla ripresa dei lavori ha avuto un primo approccio con il rompicapo formazione in ottica Frosinone. Il bacino a cui attingere per le rotazioni non è ampio. Le risorse per muovere un minimo le pedine dell’undici titolare potrebbero rispondere ai nomi di Federico Moretti, proposto come regista nel 4-3-1-2 in corso d’opera, e Davide Gavazzi, quest’ultimo in campo metà tempo ma con la gamba non ancora del tutto libera.

L’ipotesi di un rombo dal 1′ speculare a quello schierato ieri da Moreno Longo contro lo Spezia non è affatto remota, anzi potrebbe rivelarsi quasi obbligata alla luce del rischio forfait di Carlo De Risio. Nei piani di Claudio Foscarini, Federico Moretti può giocare soltanto in una mediana a tre interpreti e contro il Frosinone lo farebbe con Salvatore Molina e Francesco Di Tacchio ai lati. Il vertice alto del rombo potrebbe essere occupato da Leonardo Morosini, se Davide Gavazzi non dovesse fornire ancora le giuste garanzie.

“Vorrei ruotare di più ma non posso” ripete nella sua mente Claudio Foscarini che al cospetto dei ciociari affamati di A dovrà fare ancora a meno di Soufiane Bidaoui, Simone Pecorini, Angelo D’Angelo, Simone Rizzato, Nicola Falasco e Ionut Radu. Anton Kresic sta meglio ma al momento Marco Migliorini gli sta davanti nelle gerarchie. Armando Vajushi e Bryan Cabezas potrebbero tornare utili in ottica 4-4-2 sugli esterni, anche se non sono ancora al top. Le difficoltà a livello fisico non mancano, ma lo spirito è quello giusto.