Alfredo Picariello – “Alla luce del nuovo decreto di ieri del Presidente del Consiglio dei Ministri, si estendono tutte le misure che erano state previste l’8 marzo per alcune aree del Paese, a tutto il territorio nazionale. Questo significa che si va incidere sugli orari dei bar, dei ristoranti che, alle 18, devono chiudere l’accesso al pubblico. Però devono garantire, nell’accesso alle loro strutture, un contingentamento di persone che devono avere una distanza di un metro tra di loro nella fascia oraria di apertura”.
Al termine dell’ennesimo summit a Palazzo di Governo, il Prefetto di Avellino, Paola Spena, incontra la stampa seguendo anch’essa tutte le precauzioni del caso. Le sedie nel grande salone – rigorosamente aperte le finestre – sono distanziate di molto. All’ingresso e sul tavolo, ci sono flaconi igienizzanti. “Le misure – prosegue – si estendono anche ai supermercati ed ai negozi di generi alimentari. Non c’è nessuna esigenza di affollamento, perché non c’è nessun rischio di mancanza di questo tipo di risorse. Occorre trasmettere un messaggio di tranquillità”.
“La distanza di un metro va seguita alla lettera, perciò ho invitato al tavolo questa mattina anche il Presidente della Camera di Commercio. Per terra, nei supermercati, vanno apposti dei segnali che garantiscano il metro di distanza. Negli esercizi pubblici molto piccoli, si dovrà accedere una persona alla volta. Bisogna garantire tutto ciò perché dobbiamo avere contatti sociali rarefatti perché dobbiamo arginare la diffusione del coronavirus. Come si è visto, una sola persona che ha sviluppato la positività, impone a tante altre di andare in insolamento, a coloro che hanno avuto contatti. Nei giorni festivi e prefestivi, le gallerie commerciali sono chiuse. Se all’interno della galleria c’è un supermercato, resta aperto”.
“C’è, poi – prosegue il Prefetto – il divieto di muoversi se non per necessità. Divieto di muoversi in altri territori ma anche di muoversi, se non necessario, nel proprio territorio. Ciò significa che si va a lavorare, perché gli esercizi pubblici sono tutti aperti. Ma anche nel caso ci siano situazioni sanitarie particolari o delle necessità, come portare il cane a spasso, andare a fare la spesa, oppure prendere aria per cinque minuti”.