Violenza in carcere, la denuncia dell’Osapp: “Basta con le promesse, passiamo ai fatti”

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Anche l‘Osapp (Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria) si stringe all‘assistente picchiato e colpito con un estintore, da un detenuto, nel carecere di Ariano Irpino e nella nota inviata alla stampa coglie l’occasione per ricordare lo stato di emergenza in cui vive la casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano. “La grave carenza del personale di polizia penitenziaria costringe il personale  aturni massacranti, di 8 o 10 oreal giorno e non viene neanche pagato lo straordinario” spiega il segretario provinciale, Ettore Sommariva.

“Il sindacato deve denunciare – prosegue – alle autorità che a seguito dei gravi fatti dello scorso 13 giugno 2018, nonostante le promesse fatte dal provveditore e dal capo del DAP circa i rinforzi,nulla è cambiato”.

Secondo Sommariva “le difficoltà nel carcere arianese sono amplificate a causa della mancanza di un locale Nucelo Traduzione e piantonameni, con relativo personale formato e qualificato” presente invece a Bellizzi e chiesto, ora più che mai, a gran voce dal sindacato. “Un costo  – spiega il segretario – considerndo la distanza tra Avellino e Ariano che incide ulteriormente sulle spese”.

“Per tali ragioni – conclude la nota – la segreteria provinciale dichiara lo stato di agitazione e astenzione dalla MOS, mensa obbligatoria di servizio, ad oltranza fino a quando non avremmo un impegno concreto e rassicurante“.