Vinicio Capossela: “Ho iniziato la mia carriera cominciando dal bar”

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“A 25 anni dal primo disco lo devo dire – scrive sul proprio profilo facebook Vinicio Capossela che sarà protagonista del concerto di Capodanno a Torino – ho iniziato la mia carriera cominciando dal bar. Lavorando dietro a un banco del bar, in un locale della riviera adriatica che si chiamava “Snoopy”, ed era gestito da uno straordinario personaggio, che ha ispirato poi la figura del Maraja. Stare dietro al banco è stato il sottoscala del mondo dello spettacolo. Leggevo i manuali, e prendevo confidenza con quella figura di confessore laico che era il barman del circuito internazionale. I cocktail, come gli standard del Real Book nel mondo del jazz, e il genere di confidenze raccolte mi avvicinavano alla figura del cantante confidenziale che avrei voluto essere. E poi le lucine sul soffitto, prime luci della ribalta. Forse per quel debito ho chiamato il primo disco “All’una e 35 circa”, orario in cui generalmente musicisti e addetti del bar staccano, e ho ricavato il ritornello della title track da un elenco di cocktail e liquori. Erano quelli che mi ero abituato a maneggiare. C’è qualcosa di alchemico nel metterli insieme. Si tratta di trasformare il piombo in oro. E questo si riesce ad ottenere per certo, ma poi, generalmente il processo regredisce e l’oro si ritrasforma in “piomba”, con tutti i postumi connessi.

“Diversi cocktail sono diventati celebri in letteratura – continua l’artista –  primo tra tutti il famoso “succhiello“ ne “Il lungo addio” di Chandler. Pochi hanno a che fare con canzoni. Recentemente però, per il finale di “Qu’Art de siècle”, ho ricevuto in dono, in un bar specialissimo, una specie di cabina di treno che può ospitare non più di tre persone, un cocktail ispirato ai protagonisti della canzone “Ultimo amore”. Trattandosi di una coppia il componimento si divide in due opere distinte, che vanno però gustate insieme.

Come in una specie di seduta spiritica, a mezzo di altri sensi, la gonna spaziosa di lei e il passo zoppicante di lui sono tornati in vita, anzi, sono tornati “dall’altra parte della vita”. Per quanti vogliano provarci, ho ottenuto la ricetta della pozione dal barman, che ringrazio assieme alla sua mentore, che ne ha ispirato a composizione: violetta, lavanda, vermouth rosso, Picon e Don Julio Blanco per lei. Mastica, menta, vermouth rosso, vermouth dry, Benedectine, Lagavulin e Don Julio Reposado per lui.

Ve la forniamo per ogni tutti gli usi legalmente consentiti. Sulla “piomba “ conseguente alla reazione, decliniamo ogni responsabilità. Salute. E abbiate cura di voi” – ha concluso Capossela.

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