Villa dei Pini, Uil Fpl e Ugl: “No ai licenziamenti. Presto un tavolo di confronto e la stipula di un nuovo accordo”

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“Negli ultimi quattro anni i lavoratori della Casa di Cura Villa dei Pini hanno dovuto subìre tre procedure di licenziamento rinunciando anche ad alcuni istituti contrattuali. Questo personale ogni giorno opera nel settore di assistenza, un campo molto delicato e ha dovuto convivere anche con l’incertezza del futuro lavorativo”.

Questa è solo la premessa dei sindacati Uil Fpl ed Ugl pronti a fare subito chiarezza su una vertenza che presenta, ancora oggi, zone d’ombra. “Nel mese di giugno 2018 – prosegue la nota – l’azienda ha avviato la terza procedura di licenziamento collettivo per 27 unità lavorative. Successivamente cambia l’assetto societario con la nomina del dott. Giuseppe Rosato alla Presidenza del Cda, e dopo diversi tentativi da parte delle Organizzazioni Sindacali si è giunti ad espletare al 45° giorno, l’esame congiunto.

Il 30 luglio scorso l’azienda formula tre proposte di accordo, che vengono sottoposte all’assemblea dei lavoratori, che ne accettano una, e danno mandato ai sindacati di concludere l’esame congiunto con esito positivo.

Ritornati al tavolo di confronto, la Uil Fpl e l’Ugl sottoscrivono l’accordo per scongiurare il licenziamento di parte del personale dipendente, mentre la Cisl e la Cgil non accettano la proposta formulata, e quindi l’esame si conclude con esito negativo.

Il personale infermieristico preoccupato per lo scadere dei termini della procedura di licenziamento, organizzano un’assemblea e ripropongono la proposta di accordo, che ancora una volta non viene recepita in sede di esame congiunto presso l’Ormel in Regione Campania dalle due Organizzazioni Sindacali, le stesse che già nei giorni precedenti non hanno condiviso la proposta.

La Uil Fpl e l’Ugl si sono adoperate in tutte le sedi per scongiurare i licenziamenti dei lavoratori, rispettando in pieno la volontà espressa nelle assemblee dai lavoratori, il tutto confermato nei verbali del 30 luglio 2018 in sede aziendale, ed in data 18 settembre 2018 in sede regionale.

Si dichiarano amareggiate che la proposta formulata dall’azienda, (previsto un sacrificio economico a tempo da parte dei lavoratori) avrebbe scongiurato i licenziamenti e mantenuto i livelli occupazionali, non sia stata condivisa in sede di accordo dalle altre organizzazioni sindacali, e l’azienda non ha avuto la forza di sottoscrivere tale accordo, e nemmeno accettato la proposta in sede Prefettizia di questa Organizzazione Sindacale, maggiormente rappresentativa all’interno della struttura, di revocare la procedura di licenziamento ed attivare quella del Fondo di Integrazione Salariale per il periodo occorrente alla riconversione della struttura.

Abbiamo invece registrato da notizie giornalistiche che l’azienda, per il tramite del Presidente del Cda dott.Rosato, sta effettuando gli investimenti previsti per la riconversione della struttura, e dichiarato di voler mantenere il livello occupazionale e provveduto a nuove assunzioni.

Visto che si sbandiera sui quotidiani l’intenzione di non effettuare alcun licenziamento, e la possibilità di nuove assunzioni – concludono – la Uil Fpl e l’Ugl chiedono la revoca della procedura di licenziamento e la stipula dell’accordo per possa mantenere il livello occupazionale fino alla definitiva riconversione della struttura, e preannunciano la richiesta di convocazione del tavolo sindacale al fine di confrontarsi ed eventualmente sottoscrivere l’accordo”.