Videochiamata di minacce alla vittima mentre era in ambulanza dopo l’aggressione

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Dovranno comparire giovedì davanti al Gip del Tribunale di Avellino Elena Di Bartolomeo i tre indagati raggiunti da una misura cautelare del divieto di avvicinamento a seguito delle indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri per l’aggressione avvenuta il 10 settembre scorso nei pressi di un noto locale del centro cittadino, che aveva viste coinvolte almeno una trentina di persone e per l’episodio di aggressione ai danni di uno dei cinque feriti la sera del 10 settembre, bloccato da due dei tre indagati sette giorni dopo, la sera del 17 settembre e colpito a pugni, calci e martellate mentre percorreva Via Morelli e Silvati in direzione Valle. I tre indagati sono difesi dai penalisti Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria.

LA VIDEOCHIAMATA DI MINACCIA

Una vicenda piuttosto particolare e’ quella emersa nel corso delle indagini proprio sul secondo episodio al vaglio di Procura e Carabinieri. Riguarda l’aggressione a colpi di martello subita da uno dei soggetti già aggrediti due volte la sera del 10 settembre e amico del suocero del principale indagato, il ventunenne V.C. Mentre la “vittima” si trovava a bordo dell’ambulanza che lo trasportava in ospedale al Pronto Soccorso, avrebbe ricevuto sul suo telefonino la videochiamata di uno dei due aggressori che senza parlare ma mimando solo gesti, gli faceva capire di dover stare zitto. Peccato per l’aggressore che però nell’ambulanza erano presenti anche gli agenti della Squadra Mobile di Avellino, intervenuti sul luogo dell’aggressione e che hanno visto in diretta quanto avvenuto. Una vicenda davvero particolare collegata allo scontro tra genero e suocero degenerato durante un compleanno il 10 settembre scorso.

Aerre