VIDEO / Villa Margherita presidiata in una Benevento deserta. De Girolamo: “Preoccupata per la mia città”

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Alfredo Picariello – Sono 53 le persone positive al Covid-19. Villa Margherita, centro di riabilitazione di Benevento, sta vivendo da un paio di giorni una fase di massima allerta. La struttura, ubicata poco fuori il capoluogo sannita, è presidiata giorno e notte dalle forze dell’ordine. Vi entra solo il personale sanitario autorizzato e nessuno più. I parenti possono parlare con i congiunti telefonicamente o con videochiamate. Se hanno qualcosa da consegnare, devono rigorosamente lasciarlo nella hall, all’ingresso.

A Benevento si respira un clima di tensione: la città è deserta. Sembrano susseguirsi le riunioni sul caso che ha destato anche l’interesse dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ma di notizie ufficiali ne arrivano con il contagocce. Il sindaco Clemente Mastella non parla. Abbiamo provato a contattarlo più volte. Nemmeno l’Asl rilascia dichiarazioni, ieri ha diramato una nota stampa, tramite la quale ha comunicato, oltre il numero dei contagiati da coronavirus, di aver costituito una commissione interna di verifica.

Tornando ai numeri, 27 sono non residenti della provincia di Benevento e 25 residenti nei seguenti comuni sanniti: Benevento, Apice, Apollosa, Calvi, Circello, Montesarchio, Pago Veiano, Paolisi, Pontelandolfo, San Giorgio del Sannio e Torrecuso. Il presunto paziente uno sarebbe un uomo di San Mango sul Calore, da alcuni giorni ricoverato all’ospedale “Rummo” di Benevento.

L’uomo, dopo un intervento chirurgico in una clinica di Avellino ed una breve permanenza a casa, era stato trasferito nel centro sannita per la riabilitazione. Poi sono sopraggiunti i problemi ed il trasferimento in ospedale. Effettuato il tampone lunedì scorso, i risultati sono arrivati soltanto sabato. Questo ha scatenato non poche polemiche e le ire anche dell’ex ministro delle Politiche Agricole, l’onorevole Nunzia De Girolamo, beneventana doc.

“Sono molto preoccupata per quello che sta accadendo. Seguo tutto attentamente, nonostante sia a Roma in quarantena come tutti”, dice ad Irpinianews. “C’è stato un sussegursi di eventi e di notizie. Tutto è partito da un audio, girato per giorni, che avvisava tutti del pericolo. Da Villa Margherita ci hanno però detto che si trattava di una fake news, mentre il sindaco ha parlato di sciacallaggio. Questo mi aveva rassicurato. Ed invece, sabato la notizia dei positivi, dopo i tamponi fatti addirittura cinque giorni prima. Questo rappresenta un record in negativo, perché di solito ci vuole al massimo un giorno. I cittadini non sono stati adeguatamente informati, credo sia stato un grosso pasticcio”.

“Se fossi stato il sindaco – dice ancora – subito dopo l’audio sarei andata di persona sul posto a verificare la situazione ed avrei comunicato il tutto alla città. Ora bisogna darsi da fare per tenere sotto controllo il tutto ed evitare che il contagio propaghi”.