Ammontano a circa 1700 i pass per disabili rilasciati dal Comune nell’ultimo triennio. Un numero spropositato se il prefetto Maria Tirone ha deciso, dopo la denuncia di Cittadinanzattiva, di avviare una serie di controlli e verifiche in città.
Praticamente un pass ogni trenta abitanti, a danno, non di rado, proprio dei diversamente abili che incontrerebbero più di una difficoltà a trovare parcheggio. La segnalazione del prefetto è già sul tavolo del commissario Giuseppe Priolo e del comandante della polizia municipale Michele Arvonio, chiamati ad avviare le prime verifiche.
La normativa prevede che il contrassegno venga rilasciato a persone con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta e non vedenti. Per un periodo di tempo determinato, può essere inoltre rilasciato anche a persone con difficoltà temporanee o che hanno la necessità di muoversi frequentemente per raggiungere luoghi di cura.
Il pass è in ogni caso strettamente personale, per cui va utilizzato solo quando il disabile è a bordo dell’auto. Questa potrebbe essere la prima causa dell’eccessivo utilizzo dei pass (che consentono di parcheggiare nelle strisce gialle o, gratuitamente, all’interno di quelle blu), così come non è da escludere che molti contrassegni potrebbero essere scaduti o, comunque, non rinnovabili.
La verifica dovrebbe consentire di redigere una mappatura completa dei pass rilasciati in città e degli effettivi aventi diritto. Un passaggio fondamentale per fare finalmente chiarezza ed evitare ogni possibile abuso.