Renato Spiniello – L’11 e il 12 settembre torna a Ospedaletto d’Alpinolo la tradizionale “Juta a Montevergine”, una delle feste più antiche della Campania e di tutto il Meridione che quest’anno vanterà il direttore artistico più giovane d’Italia.
Si tratta di Rodolfo Guerriero di appena 19 anni, che oggi non ha potuto presenziare alla conferenza stampa dell’evento, che si è tenuta presso la sala conferenze dell’edificio municipale del borgo medioevale ai piedi del masso di Mamma Schiavona, per motivi universitari.
Il giovane ha tuttavia lasciato un suo messaggio, che è stato letto dal Consigliere comunale delegato alla cultura e al turismo Carlo Preziosi, presente alla conferenza insieme a Marcello Colasurdo, musicologo, antropologo e cittadino onorario di Ospedaletto d’Alpinolo.
“La Juta è il grande viaggio che comincia con la Canderola e si conclude a settembre – afferma la voce e riferimento di Mamma Schiavona – si torna per ringraziare la Madonna, insieme alle famiglie, alle paranze e al suo popolo, per i frutti che ci ha dato”. “Il viaggio sacro è la denominazione che abbiamo voluto dare quest’anno alla Juta – aggiunge Carlo Preziosi – il nostro giovanissimo direttore artistico ha voluto costruire un programma che si basasse interamente sulla tradizione. Questo rituale cerca di resistere alla standardizzazione degli eventi, avendo una propria e chiara identità definita“.
L’evento è incluso tra quelli della Regione Campania nell’ambito delle strategie per le politiche del turismo e della cultura ed è finanziato tra i progetti di “rilevanza nazionale e internazionale”, un ulteriore riconoscimento per una manifestazione che con il passare degli anni sta caratterizzando sempre di più il rilancio culturale e turistico di Ospedaletto d’Alpinolo.
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