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VIDEO/ Teatro, divieto bici, Eliseo, Brexit: parla Giancarlo Giordano

Pasquale Manganiello – Stamane conferenza stampa del consigliere comunale e deputato Sel, Gianfranco Giordano, il quale ha posto l’accento sulla crisi amministrativa che vede nell’approvazione del bilancio di metà Luglio un appuntamento che potrebbe, ormai definitivamente, determinare le sorti di questa Amministrazione. Sullo sfondo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea commentata dal parlamentare irpino.

DIVIETO BICI – Il Corso Vittorio Emanuele è diventato pericolosissimo. Ciò evidenzia la sciatteria amministrativa e l’incuria di alcuni avellinesi. Il divieto è la cifra di questa amministrazione: a nessuno è venuto in mente di realizzare una banale pista ciclabile come in tutte le città d’Europa? Basterebbe un piccolo intervento. Il carico e scarico delle merci avviene in qualsiasi ora, parcheggio selvaggio davanti alla Prefettura, nessuno dice niente. I divieti non servono a nulla. Bisogna stabilire delle regole, collaborare e chiedere ai cittadini di rispettarle.”

TEATRO – “Aspetto la relazione dei revisori e non parlo prima di vederla. Mi dispiace che si sia dimesso il presidente Cipriano. E’ innegabile che sulla questione teatro è nato uno scontro politico all’interno del Pd che però non può cancellare la condizione del bilancio. Voglio capire meglio la situazione della più grande istituzione culturale della Provincia.”

ELISEO – “Una vicenda che si sta consumando nella possibilità di scelta dell’Ente. Al momento non c’è un proiettore, si sa che le Associazioni presenti sul territorio non possono permetterselo, sembra un chiaro sintomo di messa al bando per i privati.”

PARTITO DEMOCRATICO – “La Giunta è una banda scordata, il consiglio comunale inutile. Al Comune non governa nessuno. Nel Pd non c’è la politica ma solo interessi personali. La città vive un momento drammatico mentre loro non sono in grado di portarci un bilancio. Nel Pd ci sono una serie di potentati rappresentati da potenti senza idee”.

BREXIT – “I mercati stanno reagendo male ma questa Europa così non funziona. L’Europa non è vista come una condizione di utilità per sè ma dobbiamo ricordare agli inglesi che loro sono un’isola, da questa parte c’è un continente di 400 milioni di abitanti che deve competere con Cina e Stati Uniti. O si dà uno schema democratico inclusivo, diventando a tutti gli effetti cittadini europei, e si cambia strategia sull’ austerity o questa Europa si sgretolerà. I greci stanno pagando un prezzo altissimo per stare nella Ue. Roma? Succederà di più con il referendum sulla Riforme Costituzionali..”

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