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VIDEO / Sport negato e sogni “spezzati” per chi vuole entrare nelle forze dell’ordine. L’appello e le proposte dal Coni di Avellino

Alfredo Picariello – Maledetto covid. Tra le altre cose, sta “uccidendo” anche gli sport, soprattutto quelli che vengono definiti minori. E sta mettendo a rischio i sogni di decine e decine di giovani irpini, i quali stanno facendo mille sacrifici per partecipare ai concorsi che diano loro la possibilità di entrare nelle forze dell’ordine. Ragazzi che hanno messo in “conto” tutto ma non avevano messo in conto il virus e, soprattutto, la distinzione tra zone in Italia.

E così, chi come i nostri giovani si trovano in zona arancione, stanno avendo notevoli difficoltà nel completare la propria preparazione atletica. Stamane ne abbiamo incontrato uno, di Grottolella, al Campo Coni di Avellino. La sua aspirazione è quella di fare il carabiniere, a febbraio dovrebbe partecipare al concorso. Ma lui non può allenarsi in maniera completa, come invece i suoi ipotetici “concorrenti” delle altre province italiane che sono in zona gialla.

Una disparità che, si spera, possa essere superata al più presto. Intanto fa sentire la sua voce su questo argomento anche il delegato provinciale del Coni, Giuseppe Saviano. Con lui abbiamo parlato anche della struttura di via Tagliamento e del futuro di tanti ragazzini, ai quali in questo momento è negato il diritto allo sport e alla condivisione. Saviano, anche in questo caso, lancia una proposta.

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