Il documento unico di programmazione (DUP) e i debiti fuori bilancio accendono il dibattito politico in Consiglio comunale a Solofra.
Nell’ultima seduta dell’assise civica a Palazzo Orsini, le opposizioni hanno puntato il dito contro l’amministrazione Vignola rea – a loro dire – “… di aver presentato il DUP oltre il termine del 31 dicembre scorso e senza alcun rilievo sulla programmazione 2016”.
Così il capogruppo di Solofra Democratica Gerardo De Stefano: “Non c’è nessun riferimento alla mutata e peggiorata situazione economica con la scoperta improvvisa di circa 7 milioni di euro di debiti fuori bilancio e di residui passivi di cui non si sapeva l’esistenza. Come è stato possibile tutto ciò? Chi ha nascosto queste cifre alla conoscenza del Consiglio comunale?”.
Non sono mancati momenti molto aspri (vedi video) come il feroce battibecco tra il primo cittadino Michele Vignola ed il consigliere di minoranza Gerardo De Stefano. “Il comune è al dissesto” ha tuonato De Stefano.
“Ma come ti permetti, ha replicato Vignola. Sciacquati la bocca. Noi stiamo risanando i conti”. “Ma quando mai”, ha replicato De Stefano.
Ma De Stefano entra nel dettaglio e fa le pulci ai conti comunali: “Non ci sono risposte all’utilizzo dei circa 4,6 milioni di euro di liquidità per procedere ai pagamenti dei debiti pregressi e non pagati, ricevuti da parte della Cassa Depositi e Prestiti. Non c’è riscontro alla pubblicazione sul sito internet del Comune dei soldi ricevuti per tali debiti, con l’elenco riferito al piano dei pagamenti di detti debiti ai sensi di quanto previsto dalla normativa vigente. Già in passato il revisore dei conti del Comune ravvisava la necessità di riprogrammare gli interventi di spesa per gli esercizi successivi di bilancio, in condizione dello squilibrio di bilancio che si era determinato”.
Ancora: “Nulla è stato fatto, compreso un inaccettabile silenzio sulla riscossione della Tasi comunale che ha visto il comune di Solofra in una situazione di incomprensibile incertezza normativa per ritardi dovuti ad atti amministrativi approvati in ritardo e non si ha il coraggio di dare risposte ufficiali”.
Infine, l’affondo: “C’è poca chiarezza finanziaria. L’amministrazione sta portando il Comune al dissesto finanziario”.