E’ un fiume in piena Stefano Sacripanti durante la conferenza stampa ai margini della partenza della squadra biancoverde in vista della trasferta meneghina di Supercoppa Italiana. Competizione definita dal coach canturino come premio che culmina il bellissimo percorso della Sidigas Avellino nella passata edizione di Coppa Italia.
Reggio, ancora tu! Verrebbe da pensare adocchiano il recente rullino di marcia della Scandone tra coppa nazionale e Playoff Scudetto. “Reggio è una squadra che stimo molto sia dal punto di vista dell’organico sia da quello societario”, così la definisce il tecnico degli irpini che continua: “Produce tanto soprattutto dal punto di vista del settore giovanile, tanti gli italiani cresciuti nel vivaio del club emiliano. Hanno un palazzetto sempre pieno e non dimentichiamo che sono i detentori del trofeo e i finalisti delle due passate edizioni dei Playoff Scudetto”.
Grissibon vs Sidigas – “Storia tutta particolare tra i due club – continua Sacripanti – Noi li battemmo sul campo alle Final Eight di Coppa eliminandoli, loro ci hanno soffiato in Gara 7 il sogno di giocare una serie scudetto contro Milano. Due squadre che arrivano a quest’importante appuntamento con tante incognite ed altrettante novità: noi ci siamo rinnovati per 7/12, con Obasohan e Fesenko che si sono aggregati da poco. Loro, senza il loro storico nucleo dei lituani, sono ancora in cerca di una leadership definita”.
Riccardo Cervi – “Sarà il grande ex della sfida: è cresciuto con i biancorossi e ha maturato con noi il suo percorso tecnico. Mi sarebbe piaciuto lavorarci ancora per chiudere un ciclo, ma non per questo lo reputo un irriconoscente. Piacerebbe a tutti avere delle icone come i vari Maldini, Tassotti, Baresi e Costacurta lo sono stati per il Milan, ma nella pallacanestro, così come nel calcio, la carriera di un atleta è breve e bisogna fare anche delle scelte dal punto di vista economico. Per me attaccamento alla casacca significa dare tutto negli anni in cui la si indossa”.
Favoriti? – “Non siamo la squadra più esperta: Obasohan, Thomas e Randolph sono al primo anno in Italia. Lo stesso Fesenko è un po’ un’incognita. Abbiamo cambiato molto sul pacchetto lunghi ed esterni e per questo abbiamo dovuto fare anche qualche aggiustamento, Zerini poi ha giocato quasi sempre fuori ruolo. Mi sarebbe piaciuto mantenere qualche altro elemento in più della struttura dello scorso anno. Loro invece hanno Gentile, Polonara e Della Valle, tra gli altri, che conoscono già il campionato”.
Precampionato – “Ho visto un buon impegno da parte del gruppo, ottime le prove di Sassari e in Germania. Contro le squadre americane e Agropoli invece erano approcci più semplici. Ora ci tocca inserire gli ultimi arrivati dal punto di vista dell’atletismo, e su questo sta facendo un ottimo lavoro Silvio Barnabà, anche se con le gare ufficiali imminenti non si può neanche forzare più di tanto”.
A Milano per fare sul serio dunque: quattro squadre tutte con reali possibilità di alzare il trofeo, secondo Stefano Sacripanti, anche se l’Olimpia resta la favorita. L’appuntamento è al Forum di Assago sabato alle 18:15 per la prima delle due semifinali, l’attesa è alle stelle per vedere all’opera la nuova Sidigas. C’è da scrivere l’ennesimo capitolo della sfida infinita sull’asse Avellino-Reggio Emilia.
di Renato Spiniello.