Pasquale Manganiello – In occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, la Questura di Avellino ha celebrato come consuetudine la festività del Santo Patrono della Polizia di Stato. Presenti la massime autorità civili e militari della Provincia di Avellino, tra cui il Procuratore Cantelmo, il Prefetto Tirone, il neo comandante provinciale dei carabinieri Cagnazzo, il sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo, il sindaco di Avellino Paolo Foti, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato nonché i familiari delle vittime del dovere.
Nella suggestiva cornice del Palazzo Abbaziale di Loreto di Mercogliano, è stato officiato il rito religioso da parte dell’Abate Riccardo Luca Guariglia.
“L’evento rappresenta un importante e significativo appuntamento – ha dichiarato il Questore Luigi Botte – nonché un tangibile momento di unione e di preghiera per il personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno. Diamo un segno di prossimità uscendo dalle mura del capoluogo”.
Botte ha analizzato l’attuale condizione di criminalità in provincia di Avellino:
“Ci sono situazioni che stiamo vagliando per ottenere ulteriori sviluppi, siamo impegnati su più zone. Non trascuriamo, infatti, di tutelare anche quelle zone che al momento sono immuni da fenomeni delinquenziali. Negli ultimi tempi abbiamo denunciato perlopiù persone provenienti dal napoletano. L’ultimo caso riguarda tre persone che rubavano hardware appartenenti ad una nota società telefonica. Della stessa provenienza i malviventi protagonisti della rapina che c’è stata recentemente. Dobbiamo stare attenti alla criminalità di confine che si sposta facilmente e cerca zone nuove per lucrare. La stiamo contrastando con efficacia e di questo sono orgoglioso.”