VIDEO/ Sfratti, abusivi in protesta in Prefettura. Cillo: “Mai più clientela”

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Presidio stamane in Corso Vittorio Emanuele – sede della Prefettura avellinese – degli occupanti abusivi nella città di Avellino.

La questione degli sfratti ha ormai assunto contorni drammatici nella città capoluogo.

Sono infatti più di 300 gli abusivi segnalati. Si parte subito con 30 sfratti da eseguire lunedì; gli sfratti avranno ogni lunedì e venerdì della settimana.

E così, questa mattina famiglie intere si sono riversate davanti all’ingresso principale dell’Ufficio di Governo di Avellino per protestare contro la decisione.

Chiedono con forza di non essere cacciati.

Tra loro, ci sono anche famiglie che stanno da tempo provando a mettersi in regola pagando comunque il canone di fitto (nonostante non venga richiesto).

Sul punto, è intervenuto anche l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Piano di Zona e Trasparenza Marco Cillo, presente stamane a Borgo Ferrovia per la premiazione dei vincitori del concorso sull’ex Isochimica #Occupiamocene.

Marco Cillo
Marco Cillo

Cillo sul punto ha affermato: “La legalità deve poter fare il suo corso – ha detto -. Esiste una legge che va rispettata, così come esistono aventi diritto su taluni alloggi. Il fatto che questi aventi diritto non abbiano provveduto ad occupare gli appartamenti in maniera abusiva non li rende automaticamente fessi.

Ecco perché occorre trovare la quadratura cerchio. Per gli sfratti, abbiamo cominciato con chi ha già un altro appartamento. Proveremo ad accontentare tutti nell’ottica di una equa giustizia sociale ma ritengo che il compito del Comune non sia solo quello di perseguire la legalità ma anche quello di trovare risposte sociali per i cittadini che tengano conto della sensibilità di ciascuno”.

Ancora: “Laddove necessario interverremo su altri fondi e capitoli spese. Ripristinare la legalità significa affermare il principio secondo cui non dovrà mai più capitare che persone occupino case in modo abusivo. Ci sono persone che lucrano sugli alloggi comunali e questo non lo si può permettere.

Come Comune vogliamo dare una risposta ai cittadini in uno alle altre Istituzioni del territorio, tutti vanno aiutati e non messi a clientela”.

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