VIDEO/ “Scandalo” ticket Gesualdo: pugno duro dell’opposizione, ma Foti si difende

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Fab. Nig. – Centinaia di biglietti ed abbonamenti omaggio concessi reiteratamente ad amministratori comunali e personalità in vista, per gli spettacoli delle ultime 3 stagioni del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino.

A calcare la mano sullo “scandalo dei ticket” del Massimo cittadino, nell’ambito di una conferenza stampa ad ampio spettro dell’opposizione in consiglio comunale, è stato ancora una volta l’onorevole Giancarlo Giordano, del gruppo consiliare ‘Si può’:

“Denunceremo senza sosta questi abusi, andando in fondo alle questioni con carte alla mano ed interpellando eventualmente la magistratura – ha affermato Giordano – Chi avesse intenzione di ricandidarsi alle prossime amministrative, pur avendo infranto le regole, deve sapere che gli scherzi ed i giochi sono finiti. Faremo in modo che ulteriori fattispecie di questo tipo possano avere i dovuti risvolti penali”.

«Quando saltano le norme della correttezza – ha aggiunto – le parti non possono più sperare in una mediazione ma devono sottoporti al giudizio di un’autorità terza. Qui è saltato tutto, dal momento che nessuno ricopre il proprio ruolo con la giusta responsabilità. Pretendiamo che questo malcostume venga abbandonato, e che il teatro venga trattato con la dignità che una struttura di questo tipo merita. Inoltre, abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Comunale, Livio Petitto, la convocazione dei membri del Comitato di Gestione subito dopo le festività di Ferragosto”.

“E’ preoccupante – ha proseguito Giordano – sapere che il presidente dell’organo, Felice Caputo, affermi a mezzo stampa che ancora non gli sono stati chiariti i compiti che dovrà assolvere nel traghettare il Teatro verso la prossima stagione teatrale”.

“Intanto il sindaco non può accampare scuse su fantomatici complotti orditi ai suoi danni – ha affondato- perché la lista che abbiamo ricevuto non ci è stata data da Luca Cipriano, ma dalla biglietteria del teatro che l’ha fornita alla Segreteria Generale del Comune. Inoltre, non c’è privacy che tenga per chi abusa di un’istituzione pubblica”.

Sul punto, la risposta di Paolo Foti è arrivata proprio in mattinata, a margine della conferenza stampa sulla presentazione del progetto di restyling dell’ex Mercatone:

“Ho sempre sottoscritto due abbonamenti, uno per me, l’altro per mia moglie, i cui pagamenti sono tracciabili tramite il mio conto corrente personale. L’ho fatto anche in veste di cittadino, perché ho sempre ritenuto di dover contribuire al sostentamento economico del Teatro. Non ho alcuna intenzione di violare la privacy di nessuno, e non capisco perché chi ha denunciato questa cosa non voglia pubblicare i nomi da sé. A me, in qualità di rappresentante dell’ente proprietario del Teatro, venivano messi a disposizione ulteriori due abbonamenti per eventuali ospiti o per promozioni, che io ho in qualche rarissimo caso accettato solo ed unicamente per questi scopi. Se qualche volta è accaduto che io abbia chiesto qualche biglietto d’ingresso, è stato esclusivamente per garantire l’accesso ad ospiti d’onore, come attività di carattere istituzionale. Nulla di diverso da quanto normalmente previsto dalla legge e da tutti gli altri Teatri italiani”.

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