VIDEO – SALA STAMPA / Evacuo, rispetto e castigo: “Avellino, impossibile esultare”

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Il giustiziere principe dell’Avellino che ha imbarcato acqua a Novara porta il nome di Felice Evacuo, non certo un avversario qualunque considerati i trascorsi in biancoverde.

Ha fallito un rigore ma subito dopo ha rimediato con due pugni in pieno viso alla sua ex squadra senza lasciarsi andare ad esultanze o alla minima manifestazione di gioia. “Non l’ho fatto perché Avellino è una città alla quale porto rispetto – ha spiegato l’attaccante del Novara – mia moglie è avellinese e i miei figli sono nati lì dove vivo da sette anni. Ringrazio i tifosi per il sostegno che mi hanno dato in passato”.

La gara. “E’ stata una molto equilibrata all’inizio, poi gli episodi come spesso accade spaccano le partite – ha commentato Evacuo – il gol di Nadarevic è arrivato un po’ per caso. La partita è durata 45 minuti e quanto accaduto nella ripresa non è stato altro che una conseguenza”.

Il penalty fallito avrebbe potuto demoralizzarlo e invece: “Sono stato fortunato a trovare il gol nel giro di un minuto – ha ammesso l’ex centravanti dei lupi – mi sono riacceso, sono felice per me e per la squadra”.

 

 

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