Dal Silvio Piola, l’inviato Claudio De Vito – Angelo D’Angelo respira. Il pareggio conquistato col coltello tra i denti dall’Avellino a Vercelli racchiude tutta la voglia di reagire al momento negativo da parte dei biancoverdi.
“Abbiamo dato tutto, è questo lo spirito che ci contraddistingue – ha evidenziato nel post partita il capitano dei lupi – è un buon punto, ora però andiamo avanti perché la strada è ancora lunga”.
“Avremmo potuto vincere – ha spiegato – abbiamo creato tanto, serviva una risposta sul campo per dimostrare a tutti e a noi stessi di essere vivi. Torniamo a casa contenti. Cos’è cambiato? Ci siamo confrontati negli spogliatoi. Non era una questione fisica bensì mentale. Basta vedere la partita di oggi: siamo stati pimpanti su un campo insidioso. L’Avellino si è fatto trovare pronto e, lo ribadisco, si salverà”.
A D’Angelo non è andata giù la direzione del signor Rapuano di Rimini. “Non vorrei parlarne, ma mi ha detto che al prossimo fallo mi avrebbe espulso e così facendo ha condizionato la mia gara. Non ci attacchiamo a questi episodi, l’Avellino ha dimostrato di sapersela giocare contro tutti”.