VIDEO/ Ricostruzione e Lioni-Grottaminarda, D’Ambrosio: “Fa male collegare le due cose”

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Il Consiglio Provinciale a Palazzo Caracciolo ha visto oggi la presenza del Commissario ad Acta dell’opera viaria Lioni-Grottaminarda Filippo D’Ambrosio.

L’arteria costituisce il completamento del collegamento, già in parte realizzato, tra la A16 Napoli-Bari e la A3 Salerno-Reggio Calabria e fa parte del più ampio itinerario Agropoli-Contursi-Grottaminarda-Termonli (la cosiddetta Fondo Valle del Sele) e tramite la variante alla SS90 può svilupparsi fino a collegare il basso Tirreno con l’Adriatico.

L’ingegnere ha fatto il punto della situazione, affermando che l’opera intera non vedrà la luce se non prima del 2023, a patto che vengano forniti i finanziamenti dovuti di 135 milioni. In tutto, dunque, la Lioni-Grottaminarda costerà 430 milioni.

“Stanotte sono stati contrattualizzati 101 milioni – spiega D’Ambrosio – con questi andremo ad intervenire sullo svincolo di Sant’Angelo dei Lombardi, che va adeguato a tutto l’asse (finanziamento di circa 7,2 milioni), per i lavori da Grottaminarda a Gesualdo confido nel termine del 2021, mentre da Sant’Angelo a Villamaina dobbiamo aspettare il resto dei finanziamenti”.

E a chi collega la Lioni-Grottaminarda alla ricostruzione post terremoto, D’Ambrosio risponde così: “L’asse viario non ha nulla a che fare con la 219. Sono stato sul punto di dimettermi quando qualcuno ha pensato al progetto come finanziato dai soldi del terremoto. Parlare di ricostruzione è un’offesa a questa terra, tutte le opere sono infatti già state realizzate. In totale sono stati spesi 4mila miliardi delle vecchie lire e dal 1997 non è stato finanziamento nient’altro”.