Alpi – “Ricordo molto bene quella sera, ricordo la fuga, ricordo che non riuscivo a comprendere quello che stava succedendo: avevo solo 6 anni. Ricordo una grande paura, il terrore negli occhi delle persone”.
Sono le parole del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, a 40 anni di distanza dal terremoto del 23 novembre del 1980. La rubrica “Accadde in città” sul sito dell’Anci dedica un ricordo attraverso i video dei sindaci di Salerno, Potenza e, appunto, Avellino, tre delle province più colpite dal sisma che si abbatté sulla Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale, provocando in totale 2.914 morti, 8.848 feriti e 280mila sfollati.
“Il sisma dell’Irpinia ha segnato la sorte di molti avellinesi con interi territori devastati e lutti in ogni famiglia. Ma la paura e l’incertezza del domani hanno diffuso un grande senso di solidarietà tra i cittadini”, dice ancora Festa. Nelle sue parole, anche l’orgoglio “per la forza e la fierezza della sua gente che, nonostante il dramma, l’impreparazione ce l’ha fatta: da quella tragedia – aggiunge – noi figli del terremoto abbiamo avuto la forza di costruirci un futuro provando a migliorare la condizione del nostro territorio”.
“Oggi – conclude il primo cittadino del capoluogo irpino – in questi momenti di pandemia ripenso ai giorni del terremoto e sono sicuro che, come allora, ce la faremo, troveremo la forza ed il coraggio per lottare e per superare questo momento. Ce la faremo e torneremo più forti di prima”.