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VIDEO/ Regionali, Cattaneo ad Avellino: “De Luca? In Campania siamo al clamoroso”

Alessandro Cattaneo

Alessandro Cattaneo

Alessandro Cattaneo, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e Responsabile Formazione del partito, ha fatto tappa ad Avellino per sostenere la corsa di Stefano Caldoro alle Regionali del 31 maggio.

All’incontro nella città capoluogo, fortemente voluto da Sabino Morano che ha tenuto a battesimo l’associazione politico culturale Primavera Irpinia, nata all’interno del partito di  Forza Italia per dar vita ad una nuova fase nella vita politica del centro-destra del capoluogo irpino, hanno preso parte tra i vari il presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta, il consigliere regionale uscente Ettore Zecchino (candidato con Caldoro Presidente) e il candidato nelle liste di FdI-AN Ettore De Conciliis.

Per Cattaneo “… la Campania, grazie a Stefano Caldoro, si è emancipata da quella idea di regione fanalino di coda. Per contro del presidente Silvio Berlusconi (nell’ultimo weekend in tour in Campania) sono in giro per l’Italia per mettere insieme persone serie e di buona volontà, che sotto il vessillo di Forza Italia lavoreranno a partire dal primo giugno al rilancio del partito che inevitabilmente dovremo fare. E lo faremo con Caldoro e con la sua forte affermazione alle urne”.

L’ex sindaco di Pavia continua: “Quella che costruiremo sarà una Forza Italia dal basso. In tanti in questi anni sono saliti sul carro di Berlusconi, tanti hanno tradito, tanti sono stati opportunisti. Chi è rimasto è perchè crede che dopo il 31 maggio faremo sentire la nostra voce, quella del rinnovamento, delle persone oneste che conoscono il territorio”.

Sugli impresentabili con De Luca: “Il Pd e Renzi non perdono l’occasione per farci la lezione di etica sulla presunta superiorità morale della sinistra. Renzi come un imperatore romano decide le sorti politiche degli avversari ma quando tocca al suo Pd passa sopra ogni cosa. Qui in Campania troviamo qualcosa di clamoroso, con De Luca che rischia – se eletto – di non prendere possesso dello scranno di Palazzo Santa Lucia“.

 

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