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VIDEO/ Referendum, De Blasio e Santaniello: “Un Sì per cambiare l’Italia, e sulla Brexit…”

La data di ottobre, con l’apertura delle urne in vista del referendum sulla riforma costituzionale che porta il nome dell’attuale ministro Maria Elena Boschi, promotrice del plebiscito insieme al governo presieduto dal premier Matteo Renzi, è alle porte.

I comitati che promuovono le ragioni del scaldano i motori a favore di una scelta chiara che unisca l’Irpinia ed il Sannio per cambiare l’Italia. Questa mattina il Viva Hotel di via Circumvallazione è stato teatro di espressione di quelle motivazioni che vanno dall’addio al bicameralismo perfetto fino ai tagli di poltrone e stipendi – così come per i poteri delle Regioni inefficienti – passando per il garantire stabilità e partecipazione.

Al tavolo le associazioni Generazione Futura, Open Irpinia, Radici Democratiche, il circolo DEM online, i comitati Basta un sì Irpinia Sannio, Basta un sì Irpinia, Comitato ABC Sannio e molte altre espressioni della società civile.

“Le ragioni dei Sì sono le ragioni del cambiamento – spiega Roberta Santaniello, presidente del Pd di Avellino – Di quella volontà di cambiare un Paese come il nostro che è rimasto per troppo tempo arretrato rispetto al contesto europeo. Gli attuali avvenimenti internazionali hanno fatto evincere quella necessità di sburocratizzare e di velocizzare i processi ed avere un sistema molto più snello. Le ragioni sono quelle di tagliare i costi della politica per favorire un cambiamento auspicato da ormai troppi anni. I comitati Irpino-Sanniti si stanno già mobilitando alla raccolta delle firme e alle iniziative territoriali. E’ necessario parlare ai cittadini anche attraverso le piazze. Bisogna avere il coraggio di scendere tra la gente e raccontare perché è giusto votare Sì, ma soprattutto che votare è un diritto e un dovere civico. Sulla vicenda è stato fatto anche un errore di comunicazione da parte del premier Renzi: ad ottobre si andrà a votare per riformare o meno la nostra Costituzione e non per esprimere un parere sulla maggioranza nazionale. Di certo il Partito Democratico è stato il promotore di questa riforma, ma ciò non deve spostare l’attenzione dai motivi reali, ovvero quelli di lanciare l’Italia verso un cambiamento”.

Attuali anche i temi dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, che potrebbe scatenare un effetto domino anche nei restanti 27 paesi membri: “L’Europa siamo noi ed è un contesto dal quale non possiamo permetterci di uscirne” conclude.

Sul tema Brexit, così Carmine De Blasio: “Decisione choc quella espressa nella giornata di ieri da parte dei cittadini britannici, l’impatto è inevitabile anche sulle dinamiche nella nostra nazione (in primis sulle generazioni future). I recenti avvenimenti, come i risultati delle amministrative e il rischio di trasformare la questione referendaria in un test pro o contro Renzi, possono complicare il percorso che abbiamo davanti.”

Le ragioni del Sì: “Risiedono nel bisogno di avere un Paese più moderno e dinamico che possa compiere le proprie scelte con maggiore velocità. Sui territori sono stati costituiti tanti comitati a favore del referendum autunnale. Oggi è stato dato un segnale di unità. Le associazioni e i comitati stanno avendo anche un ruolo sostitutivo del Pd di Via Tagliamento che è in evidente difficoltà, anche ad assumere iniziative organizzative. E il lavoro di questi comitati deve servire al Partito Democratico, ma anche a tutte le realtà presenti sul nostro territorio, per avere ben chiaro l’obiettivo reale di questa riforma.”

di Renato Spiniello.

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