VIDEO / “Quello che è successo ad Atripalda è sconcertante. Agli imprenditori dico di denunciare sempre”. Racket, l’appello di Sos Impresa

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Alfredo Picariello – “Evidentemente ci sono ancora malviventi in giro, il problema non è del tutto cancellato. Il racket c’è, esiste”. A parlare è Domenico Capossela, responsabile dell’associazione antiusura “Sos Impresa”. Lo abbiamo interpellato dopo le due bombe carta fatte esplodere all’alba di domenica ad Atripalda e lunedì mattina a Solofra. L’ombra minacciosa del racket torna alla ribalta in provincia di Avellino. E lo fa nel peggiore dei modi, in maniera eclatante e pericolosa.

“Iniziamo con il dire che le nostre impressioni non erano solo impressioni ma dati di fatto. Lo dimostra il processo al clan Partenio. Purtroppo, però, il fenomeno, a quanto pare, non è del tutto cancellato”.

Negli occhi e nella mente di Capossela ci sono soprattutto le immagini di quanto accaduto ad Atripalda. La seconda bomba carta, nel giro di un anno e mezzo, contro un’accorsata formaggeria. “Quello che sconcerta maggiormente – dice – è che la vittima è sempre lo stesso imprenditore. Questo tiene tutti noi in ansia. Per questo motivo, invito tutti gli imprenditori che sono vittime di situazioni poco chiare, di denunciare tutto alle forze dell’ordine e poi di rivolgersi anche a noi, se vogliono. Ma la cosa più grave è rimanere da soli, perché da soli il problema non si risolve, si aggrava”.

Spesso, la mentalità incide. E’ dura da “scalfire”. “La maggior parte degli imprenditori che finiscono nella morsa dell’usura, non denuncia o perché ritiene che il proprio strozzino sia un benefattore, oppure perché ritiene di poter risolvere da solo la situazione o perché si vergogna ed ha paura che si sappia in giro oppure, infine, perché non si fida dello Stato”.

“La nostra associazione – dice ancora il referente di “Sos Impresa” – vanta dieci anni di lavoro sul territorio. In base alla nostra esperienza, possiamo dire che chi decide di farsi aiutare, non solo risolve il problema, ma riceve anche i ristori dallo Stato. Quindi l’imprenditore deve avere la forza ed il coraggio di denunciare. Sempre”.