VIDEO/ Protocollo tra Comune e Caritas, Cillo: “Non mi ritrovo più in questa città. Serve solidarietà non solo a parole”

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Stamane presso la sala stampa di Palazzo di Città, il Sindaco di Avellino Paolo Foti, l’assessore alle politice sociali Marco Cillo ed il Direttore della Caritas Carlo Mele hanno firmato il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Avellino e la Fondazione “Opus Solidaritatis et pax” per il sostegno della Mensa e Dormitorio “Monsignor Forte”.

“Questo Protocollo segna il cammino di crescita della nostra comunità – ha dichiarato Carlo Mele – con una Chiesa che vuole dare voce ai poveri affinché trovino la strada per uscire da questa situazione. Il 98% di chi opera nella struttura sono volontari, il nostro è un servizio di emergenza, di testimonianza ma anche di solidarietà partecipata nei percorsi di presa in carico. Ogni nostra opera nasce da un bisogno. La mensa ha come obiettivo finale quello di chiudere: se succedesse significherebbe che non c’è più povertà. La nostra non è solo assistenza ma promozione umana.”

Soddisfatto il sindaco di Avellino Paolo Foti:

“Sono particolarmente felice di firmare questa convenzione. E’ un punto di inizio per implementare e rafforzare il rapporto e le attività di supporto alla fondazione. Il campo di azione l’anno prossimo sarà più ampio, c’è tutto il nostro impegno compatibilmente con le difficoltà finanziarie deli Enti locali. Purtroppo l’ emergenza sociale non si stabilizza né decresce ed a volte non è del tutto visibile. Voglio fare un plauso all’Assessore Cillo per il recupero di comuni intenti per il Piano di Zona sociale che attualmente registra unità di obiettivi tra i sindaci.”

L’assessore Cillo polemizza con chi avrebbe una visione distorta dei servizi sociali:

“La Chiesa è sempre attenta al sociale e dà risposte di urgenza ed emergenza. Questa è una firma importante per dare una risposta alla nostra realtà cittadina. La spesa massima è di 55mila euro per un lavoro già svolto, una pecca della burocrazia. Questa è una convenzione che tiene presente del servizio e della qualità dell’accoglienza: noi non scarichiamo la persona nelle mani della Caritas ma, come dice la legge 328, siamo responsabili della progettazione  insieme al terzo settore.”

“Non mi ritrovo più in questa città – ha continuato Cillo – ho letto parole infamanti anche nei confronti di iniziative di solidarietà.  I 55 mila euro non vanno al direttore della Caritas ma vanno a sostenere un lavoro fatto ogni giorno che è sotto gli occhi di tutti. Il prossimo anno porterò questa convenzione in Consiglio comunale, tutti si riempiono la bocca della parola solidarietà ma la parola non dà da mangiare, cosa che la Caritas fa.

“Sono stato uno dei fondatori di quella struttura – ha concluso – oggi mi ritrovo dall’altra parte ed ho iniziato subito un dialogo continuo non solo con la Caritas ma con tutti i servizi che la Caritas offre. Bisogna costruire un’interfaccia per concordare gli interventi a favore dei cittadini di questa città, una programmazione individuale per far uscire le persone dalla situazione di povertà. Questo Protocollo d’intesa vuole essere la firma su una rinnovata strategia sociale.”

 

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