Stamane è montata una protesta dei lavoratori della Fim Sud nei pressi della Questura di Avellino. Presenti i sindacati che hanno deciso di denunciare l’azienda alla Procura della Repubblica. Gaetano Altieri, segretario provinciale Uilm, spiega ad Irpinianews i motivi di questa iniziativa:
“Ci siamo trovati costretti a denunciare la società Fim Sud – dichiara Altieri – per presunte illegalità. Questi lavoratori sono interessati da una procedura di licenziamenti collettivo per chiusura di attività e vantano ben sei mensilità arretrate. Inoltre tutti i contributi destinati alla previdenza di categoria sono stati sottratti alla busta paga e non versati al fondo, quindi si tratterebbe di appropriazione indebita. A questa si aggiungono le quote per trattenute sindacali dei lavoratori iscritti non versate al sindacato: la Uilm vanta un credito di circa 20000 euro nei confronti della Fim Sud. Sembra una società destinata al fallimento ma, cosa strana, la stessa azienda ha contratto un fitto con un’altra società utilizzando tutti i macchinari mentre gli operai sono collocati in Cassa Integrazione o licenziati. E’ abbastanza anomalo che con le stesse macchine si faccia produzione immaginando di non avere debiti. Chiediamo alla Procura di intervenire, non si può fare impresa nella piena illegalità, non siamo nella terra di nessuno. Eppure, ascoltando l’amministratore dell’azienda, sembra che lui abbia tutte le ragioni e che noi siamo nel torto”.
“Sono 26 lavoratori licenziati – conclude Altieri – vanno messe le mani su questa vertenza, crediamo che tutto ciò che si sta facendo non sia legale. Chi ci andrà a rimettere sono i lavoratori che non recupereranno più le sei mensilità”.