Avellino – La nascita della Città dell’Alta Irpinia (nella serata di ieri a Bisaccia il primo step con l’elezione di Ciriaco De Mita a presidente del progetto pilota, ndr) non ha mancato di scatenare polemiche, più o meno piccate, sul metodo scelto dalle 24 fasce tricolori (all’appello manca il Comune di Andretta, commissariato) per la designazione degli organi di controllo della convenzione.
Con l’elezione del leader di Nusco è stato dato il via alla convenzione che porterà alla sperimentazione della Strategia nazionale per le Aree interne.
Si parla di circa 10 milioni di euro (dalla Legge di Satabilità e Por) a disposizione dei Comuni per delineare linee strategiche di sviluppo.
Per il sindaco di Lioni, Rodolfo Salzarulo, il progetto pilota è partito col piede sbagliato. “Avevo sperato che le logiche di partito c’entrassero poco o nulla stavolta – ha detto Salzarulo – Però devo dire che se caccia agli Enti c’è stata stavolta, c’è stata di frodo, di nascosto, senza confronto, senza un regolamento che portasse all’elezione del presidente, del Comitato di gestione e della sede. Ora il presidente eletto stabilirà gli incarichi tecnici a persone di sua fiducia che elaboreranno un progetto che sarà affidabile per quelli che fiducia hanno dato al presidente. Poi magari, tra dieci anni saremo qui a parlare di occasione persa”.
Salzarulo, dunque, punta il dito contro il metodo scelto per l’elezione del presidente. “Mentre si discuteva di regole – ha continuato il sindaco di Lioni – io e altri due sindaci (Di Cicilia di Villamaina e Ricciardi di Monteverde, ndr) abbiamo salutato l’assemblea per motivi personali. Quindi è stato eletto il sindaco di Nusco Ciriaco De Mita. Adesso si voterà il Comitato dei cinque che verrà proposto in una lista unica. Se la democrazia è la tirannia della maggioranza, nel nostro caso possiamo dire che la democrazia è la subalternità alla maggioranza. Sia chiaro che da parte mia non c’è nessuna polemica sul nome del presidente scelto. Le cariche vengono elette da una maggioranza che ha deciso di fare il pigliatutto per governarne i processi”.
Sullo sfondo l’intreccio tra i partiti e le voci di un possibile accordo tra Pd, UdC e Ncd che avrebbe, di fatto, estromesso le componenti di Forza Italia e della Sinistra Pd. “I corridoi di un paio di partiti – ha concluso Salzarulo – avrebbero messo insieme 16 sindaci su 25, così da poter prendere tutto. Il problema è capire se adesso dovremmo fidarci di una maggioranza che già si è fatta raccogliticcia. Non basta volersi bene per stare insieme, occorrono regole”.
(di seguito la video intervista a Salzarulo)