VIDEO/ Laurea in viticoltura ed enologia, Moio: “Fantastica iniziativa del presidente Gambacorta”

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Stamane presso l’ex Carcere Borbonico di Avellino, si è tenuta l’ottava giornata di studio del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Napoli Federico II che ha inteso essere l’occasione per una riflessione approfondita sull’evoluzione della vitivinicoltura da Columella ad oggi.

La manifestazione è coincisa con l’inaugurazione dell’anno accademico del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Napoli Federico II, attivato presso l’ex istituto De Sanctis di viale Italia ad Avellino.

Su questo tema è intervenuto il Prof. Arturo De Vivo, Prorettore dell’Ateneo federiciano e docente di lingua e letteratura latina, che ha argomentato su “Il vino nella letteratura latina tra scienza e poesia”. Sono intervenuti, inoltre, il Prof. Matteo Lorito, professore ordinario di Patologia vegetale e Direttore del Dipartimento di Agraria per il triennio 2016-2018 ed il Prof. Mario Pezzotti, professore ordinario dell’Università di Verona e studioso della vite.

Questa ottava giornata di studio è stata anche l’occasione per presentare il vino prodotto nell’ambito delle attività del Corso di Laurea per l’anno accademico 2015/2016.

I lavori sono stati aperti dal Prof. Luigi Moio, Coordinatore del Corso di Laurea.

Presenti il Prof. Paolo Masi, Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, il prof. Raffaele Coppola, Presidente della Fondazione Italiana per gli Studi sul Vino, il Dott. Roberto De Meo, Presidente Asso Enologi Campania, il Dott. Domenico Gambacorta, Presidente della Provincia di Avellino.

L’Arch. Carla Famiglietti ha presentato infine il progetto del nuovo ‘Polo Enologico Abellinum’.

“Questa è una splendida iniziativa di tutto il Consiglio provinciale – dichiara Raffaele Coppola, Presidente della Fondazione Italiana per gli Studi sul Vino – un atto di coraggio significativo. Il rinnovamento non è demolizione di quello che c’è ma utilizzo del pregresso per costruire qualcosa di più forte. Gambacorta ha messo in campo grande intelligenza e grande lungimiranza non solo per la storia della viticoltura ma anche per tante altre iniziative.
“L’enologia è in un momento trainante – continua – un pò per la qualità eccellente delle produzioni, un pò perché l’attenzione di giovani e meno giovani per queste produzioni cresce. Tutto ciò che ruota intorno a questo mondo può far crescere l’economia e consolidare le realtà. In provincia di Avellino il numero di cantine supera le 300, si nota pullulare di iniziative che rappresenta a tutti gli effetti un gran momento per questo settore”.

“Il vino intriga – dichiara Luigi Moio, Coordinatore del Corso di Laurea – non è una merce ma un bene culturale, uno degli aspetti più importanti della civilizzazione dell’uomo. L’Irpinia con la sua particolare vocazione e con il suo clima diventa una sorta di punta di diamante. La scuola enologica di Avellino conferma tutto ciò, anche io 40 anni fa sono stato studente del De Sanctis. Si continua quindi una storia di formazione ad Avellino completandosi con la formazione universitaria e l’alta formazione con l’accesso al mondo della produzione e della ricerca scientifica. L’azione portata avanti dal presidente della Provincia è meritoria e fantastica. Un minicampus alle porte della città, strutture di eccellenza che spingono nella produzione di conoscenza in questo settore, rendono sempre di più Avellino la Città del vino”.

 

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