Alpi – La maggior parte delle aziende, anche in provincia di Avellino, tornerà a lavorare il prossimo 3 maggio. La sicurezza degli operai in primis, avverte la Fiom Cgil, con il segretario provinciale Giuseppe Morsa, il quale chiede che venga istituito un osservatorio permanente per il controllo della sicurezza dei lavoratori di piccole e medie aziende metalmeccaniche.
“In circa 150, tra piccole e medie aziende, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza non è presente. Su queste aziende occorre concentrare la nostra attenzione”, sottolinea Morsa. “I lavoratori di queste aziende debbono avere le stesse condizioni di sicurezza degli omologhi dipendenti di aziende soggette a maggiori attenzioni”.
“Nelle tante realtà – prosegue il segretario provinciale della Fiom – le nostre RLS hanno sottoscritto protocolli per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, ma ciò non è possibile dove non c’è rappresentanza sindacale”. Da qui, la proposta: “Serve uno strumento che permetta monitoraggio e controllo dell’avvenuta messa in sicurezza degli opifici. Un’idea potrebbe essere quella di costituire un osservatorio permanente, insediato presso la Prefettura di Avellino, a cui prendano parte i rappresentanti delle istituzioni demandate al controllo della sicurezza sul lavoro ed i rappresentanti delle rganizzazioni sindacali, con il compito di vigilare sulla corretta applicazione dei protocolli di sicurezza in queste piccole e medie aziende”.
“E’ indispensabile – conclude Morsa – che ci sia una omogeneità nella gestione di questa complicata emergenza sanitaria, anche perché come c’è stato dimostrato il virus in questo senso è democratico, può colpire tutti”.