Renato Spiniello – “Non entro nel merito delle indagini che sono ancora in corso e non mi sbilancio, tuttavia il quadro che viene fuori è quello di un episodio drammatico che deve darci un insegnamento: quello rivolto ai giovani di tenersi lontano da determinati contesti e di non fare uso di sostanze stupefacenti perché le conseguenze sono quelle”.
A pochi giorni dall’omicidio di Claudio Zaccaria e del ferimento alla gola della fidanzata di quest’ultimo, e proprio mentre si aggravano le condizioni del presunto omicida, a parlare è il Questore di Avellino Luigi Botte.
“L’Irpinia non è immune dai fenomeni criminali nazionali – ha continuato il capo dei poliziotti avellinesi – il nostro impegno e la nostra attenzione è massima, tuttavia dobbiamo constatare che le sostanze stupefacenti si stanno diffondendo sempre più tra i giovani in un contesto di malessere generale. Contro le deviazioni sociali occorre grande impegno in primis delle famiglie e poi di scuole e società”.
Il Questore ha parlato anche di omicidio indotto, anche se le indagini restano in corso, e ciò propende a favore dell’accreditata ipotesi secondo la quale nell’appartamento di Gianmarco Gimmelli, il presunto omicida che ha poi tentato il suicidio prima tagliandosi le vene e poi gettandosi da una finestra al primo piano del palazzo, si è fatto uso di droghe. “Bisogna riflettere sulle conseguenze che si verificano quando vengono meno determinati valori e si devia socialmente”: ha ammonito infine Botte.