VIDEO/ Nuova Aia, unicum nella Regione. Boccalone: “Liberato lo Stir dalle ecoballe, ora tocca difenderlo”

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Lo Stir di Pianodardine si libera, dopo anni, dal peso delle ecoballe spinto anche dall’adeguamento dell’impianto e dai nuovi investimenti che hanno portato alla nascita della nuova Autorizzazione integrata ambientale. Irpiniambiente apre così i cancelli alla stampa per la presentazione del nuovo volto dell’impianto.

La provincia di Avellino, dal 2014 al 2018, ha fatto registrare un incremento della raccolta differenziata di quasi quattro punti percentuali, passando dal 57 per cento del 2014 al 61, 25 per cento del 2018.

“Un risultato positivo anche se, il nostro auspicio, è quello di arrivare alla soglia del 65 per cento  – ha spiegato Nicola Boccalone, amministratore unico di Irpiniambiente ai giornalisti, dopo la ‘visita guidata’ all’interno del nuovo impianto –  una percentuale molto rara, sopratutto al Sud.

Questo risultato tiene conto degli importanti investimenti concretizzati negli anni, grazie anche al supporto del socio Provincia, che hanno permesso di realizzare la nuova Aia”.

Nel 2016 gli investimenti sono stati pari a 248.619 mila euro per l’acquisto di biofiltri, lo smaltimento di materiale biofiltrante esausto, strumentazione monitoraggio in remoto matrice aria e acqua.

Nel 2017 altri 307.200 mila euro per l’attrezzatura cappottatura vagli linea 1 Stir, fornitura e montaggio scrubber, fornitura e montaggio zona filtro capannone per la trasferenza dell’umido, manutenzione straordinaria viabilità interna primo lotto, realizzazione struttura di separazione capannone trasferenza umido.

Il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta presente alla conferenza stampa ha dichiarato: “La Provincia ha fatto il suo dovere ed i risultati sono visibili. Abbiamo finanziato negli ultimi due anni con 600mila euro i il miglioramento dell’impianto, e c’è un ulteriore stanziamento per il 2018.

I risultati ottenuti sono tangibili, siamo ampiamente al di sotto come quantità di conferimento rispetto alle 116mila tonnellate previste dalle autorizzazioni. Non meno importante il risparmio sui costi di circa 200mila euro l’anno rispetto a quando la trasferenza dell’umido si faceva in aziende private”.

La nuova Aia

L’impianto Stir di Pianordardine nel 2014 e fino ai primi mesi del 2018, operava in forza alla vecchia Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) che prevedeva un’autorizzazione per 116.100 tonnellate annue di rifiuti trattabili presso l’impianto.

Negli anni di vigenza della vecchia Aia non sono mai state superate le quantità autorizzate, sebbene era evidente la necessità di ricalibrare la gestione delle diverse frazioni all’interno dello Stir. 

Con gli interventi finanziati dalla Provincia di Avellino, la società Irpiniambiente  ha ottenuto una nuova Aia che, sebbene autorizzi un quantitativo di poco inferiore alla precedente (114.500 tonnellate annue) ha visto autorizzare nuove tipologie di rifiuto ed un un riequilibrio delle diverse frazioni che meglio corrisponde alle esigenze derivanti anche da un incremento della raccolta differenziata. 

La norma prevede misure finalizzate ad evitare e o comunque ridurre le emissioni delle attività nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso. Il Decreto disciplina il rilascio, il rinnovo ed il riesame dell’autorizzazione suddetta nonché le modalità di esercizio degli impianti interessati.

“La nuova Aia – ha aggiunto Boccalone – è un unicum nel panorama della Regione Campania che sostituisce il provvedimento precedente al 2011. Con l’implementazione della raccolta differenziata era indispensabile ammodernare gli impianti e la parte amministrativa del sito”.

Boccalone coglie l’occasione “per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della nuova Aia, partecipando alla Conferenza di Servizio e collaborando al superamento delle problematiche del settore.

Abbiamo realizzato  – ha aggiunto – 550.000 euro di lavori, riusciremo anche a piantare 190 alberelli. Ma si fa a novembre. Quanto al misuratore, provvederemo lunedì mattina. La pavimentazione, invece, è già impermeabilizzata con le relative guaine e sarà avviato il monitoraggio continuo nel capannone”.

Ecoballe

Uno dei passaggi fondamentali dell’incontro di oggi è legato alla rimozione delle ecoballe che, fino qualche tempo fa, si imponevano con forza in quell’area.

L’attività intrapresa nel marzo 2017 e terminato nel settembre scorso ha visto il trasferimento di circa 22 mila ecoballe. Con più precisione all’interno ne sono state rimosse 12.000 (di provenienza Fibe), all’esterno circa 9.400 ecoballe di provenienza Salerno 2.

“Circostanza rara nella Regione Campania riguardo alle attività di rimozione delle ecoballe ancora presenti negli altri Stir. Tale risultato – ha precisato Boccalone – è frutto di una concreta e costante collaborazione tra la società individuata dalla Regione ed Irpiniambiente che ha accompagnato la realizzazione dell’appalto. Ad Avellino le ecoballe, e questo è un dato importante da evidenziare, sono andate via per rimozione e non per combustione.

Il clima che si respira – ha proseguito – non è sereno. In Campania si registrano incendi con cadenza molto ravvicinata e il sistema non è nelle migliori condizioni. Se dovesse esserci una crisi conclamata, potrebbero rinascere degli appetiti per l’utilizzo delle nostre aree. Oggi che abbiamo conquistato la rimozione delle ecoballe dal sito – ribadisce – difenderlo è un dovere”.

L’amministratore di Irpiniambiente ha poi concluso dicendo “avevamo tre contratti con tre siti, saltate tutte e tre, andate in fumo. Adesso stiamo cercando un quarto sito di conferimento che è assolutamente necessario”.