VIDEO/ L’inviato Speciale – Nube tossica a Pianodardine: “Avellino e dintorni respirano veleni”

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L’inviato Speciale ci mostra come le industrie presenti nella zona industriale di Pianodardine, con le loro emissioni e gli scarichi incontrollati, provocano danni ambientali gravissimi nell’aria, nell’acqua e nel suolo circostanti, dalla Valle del Sabato fino ad Avellino ed oltre ancora.

Abbiamo intervistato il dottor Franco Mazza, presidente dell’associazione “Salviamo la valle del Sabato”, che ci ha descritto la grave situazione ambientale della zona. 

Questa immensa nuvola, carica di veleni, incombe su una vasta zona; si forma di sera, imprigionata dall’aria fredda, e si dissipa nella tarda mattinata grazie al calore e al vento. Mancano però le centraline di rilevamento. I monitoraggi dell’ARPAC hanno accertato la presenza di metalli pesanti: diossina, polveri sottili, benzene, socianati, formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici. 

Una bomba ambientale simile a quella dell’ex Isochimica, considerando che nei dintorni è presente anche lo Stir – stabilimento dove avviene la frantumazione e l’imballaggio dei rifiuti che vengono trasformati in ecoballe – che è stato definito “contaminato”. 

Tra i residenti della zona aumentano i casi di tumori, i problemi respiratori e le malattie della pelle. 

Ricordiamo che nei paraggi ci sono anche coltivazioni ortofrutticole, vigneti e il fiume Sabato che subisce l’inquinamento di cui è prova la moria di tanti pesci. 

Le polveri sottili rendono l’aria irrespirabile anche nel capoluogo: urgono provvedimenti seri e sinergici. Comuni, Provincia, Regione, ASL e ARPAC devono provvedere ai controlli e alla regolamentazione delle emissioni.