VIDEO/ No al default, sì al pre-dissesto. E Stadio e Palazzetto non sono in svendita

0
225

Renato Spiniello – No al dissesto, sì a un piano di riequilibrio pluriennale di gran lunga inferiore ai quindici anni previsti dalla legge (dai 7 ai 9 anni, ndr). E’ questa la decisione attuata per risanare le casse comunali. Ad annunciarlo questo pomeriggio la triade commissariale di Palazzo di Città, capeggiata dal Commissario Prefettizio Giuseppe Priolo e completata dai due Sub-Commissari Francesco Ricciardi e Silvana D’Agostino.

L’eventuale scelta di dichiarare il dissesto, come proposto dalla precedente Giunta pentastellata, sarebbe stata una scelta di comodo, secondo il Commissario Priolo che ha spiegato: “Ogni opinione è possibile e lecita, noi non vogliamo farne né alimentarne, ma ci deve essere consentita una considerazione: se avessimo voluto fare una scelta di comodo avremmo potuto dichiarare il dissesto già a un mese dal nostro insediamento, affidando ad altri ogni problematica relativa al passato, limitandoci a gestire una limitatissima e ordinaria amministrazione, ma quando ci si trova di fronte a situazioni difficili, che impongono scelte e sacrifici, la consapevolezza di tali difficoltà non può e non deve indurre a cercare scorciatoie e considerare il dissesto come l’unica soluzione. Sarebbe stata questa la vera fuga dalle nostre responsabilità”.

Ad affiancare Priolo durante la conferenza, oltre ai due Sub-Commissari, anche tutti i dirigenti dell’Ente, il Segretario Generale Vincenzo Lissa, il Ragioniere capo Gianluigi Marotta, il Comandante della Polizia Municipale Michele Arvonio e il dirigente Luigi Cicalese. “E’ questa la squadra che la responsabilità e l’onere delle scelte che andiamo a compiere nell’esclusivo interesse dei cittadini – continua il Commissario – ci siamo insediati a fine novembre e abbiamo indirizzato la nostra azione per superare la condizione conclamata di difficoltà dell’Ente, mettendo mano ad una ricognizione delle cause dello squilibrio e della portata del debito muovendoci dal dato del Rendiconto 2017. L’esito della nostra ricognizione ci porta a dire oggi che la strada da percorrere è il ricorso al riequilibrio finanziario pluriennale, supportato dal ricorso al fondo di rotazione relazionato alla capacità di indebitamento dell’Ente che, al momento, è inferiore al 50% del massimo previsto dalla legge”.

Una procedura possibile e praticabile, come spiegato in conferenza stampa, oltre che doverosa nei confronti della comunità e che offra e non precluda possibilità di crescita e di investimenti futuri. “Aggiungo – continua Priolo – che si tratta di una scelta doverosa e suffragata da dati certi e obiettivi. Una scelta ragionevole e sostenibile, di responsabilità e di rispetto, ma anche di apertura di credito verso la città e verso i rappresentanti che dopo di noi saranno chiamati ad amministrarla”.

Immancabile un riferimento alle notizie circolate nei giorni scorsi e che parlavano della possibile messa in vendita dello Stadio Partenio e del PalaDelMauro. “Non è prevista alcuna svendita dei tesori di famiglia, ovvero alienazione indiscriminata del patrimonio pubblico” afferma Priolo, che sottolinea infine di non aver ricevuto nessuna pressione né politica né di opinione pubblica, anche perché “mai avremmo permesso a qualcuno di poter dire che la nostra azione poteva essere condizionata”.

Domani la delibera di pre-dissesto sarà pubblicata sul sito del Comune di Avellino, affinché chiunque possa accedervi, ora però il piano di riequilibrio passerà alla futura amministrazione comunale che dovrà seguirlo se vorrà evitare il default, anche perché, come comunque dichiarato a più riprese durante la conferenza, la situazione economico-finanziaria di Palazzo di Città resta seria, soprattutto dal punto di vista della riscossione tributi (Imu e Tari su tutte). I debiti, in ogni caso, dovrebbero ammontare a circa 20 milioni, quantità che, seppur non allarmante, resta ingente.