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Montoro – A festeggiare nella notte l’elezione a sindaco di Mario Bianchino a Montoro c’erano anche gli esponenti del Pd di ‘Un senso alla nostra storia’ Francesco Todisco e Giovanni Bove (coordinatore del Circolo Pd Foa di Avellino); con loro anche l’esponente consiliare di Avellino Gianluca Festa. A fare da cornice alla sfilata di Bianchino alla frazione Piano tante bandiere del Partito Democratico.
Todisco, commentando l’esito del voto a Montoro, ha spiegato che adesso tra i ‘democrats’ deve aprirsi un confronto obiettivo sul cammino che ha portato alla vittoria di Bianchino ma anche alla sconfitta di Carratù che al secondo turno ha avuto l’appoggio delle liste di Giaquinto, riferimento di Forza Italia per l’area della Valle dell’Irno. “Sono sinceramente commosso per tutto quanto è stato costruito qui a Montoro – ha detto Todisco – Solo qualcuno non ha capito l’importanza della sfida che richiedeva la capacità e la passione di Bianchino. I veri democratici lo hanno capito. C’è tanto rammarico invece per chi non lo ha fatto. Si apre adesso una nuova sfida per il centro sinistra, un centro sinistra che era possibile senza fare alleanze innaturali ma con impegno e passione vera”.
I supporters e gli elettori di Mario Bianchino, tra un coro di vittoria e l’altro, ieri sera a gran voce hanno anche gridato: “Questo è il vero Pd, Avellino ne tenga conto”.
“Adesso pensiamo a cosa è accaduto a Montoro – ha continuato Todisco – poi in Direzione provinciale analizzeremo quello che la segreteria ha fatto rispetto a tutte le amministrative in Irpinia, a Montoro come Ariano Irpino. Ci sono stati degli errori evidenti nei grandi Comuni. La storia di Montoro comincia proprio all’esito dell’ultimo Congresso provinciale del Pd dove, rispetto alla locale sezione, c’è stata una aggressione da parte di chi non aveva nulla a che fare col Pd di Montoro, da parte di chi voleva già all’epoca condizionare le alleanze in vista delle amministrative di maggio. Al Congresso provinciale questo è stato possibile perché chi doveva controllare non lo ha fatto; alle comunali, dove le schede sono vidimate e controllate dal Ministero, questo non è stato possibile perché a votare è andata la gente vera, i veri democratici”.
(di seguito la video intervista a Todisco)