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VIDEO/ Mondial Group, gli operai minacciano: “Ordine pubblico non garantito”

Gli operai della Mondial Group di Montemiletto hanno occupato pacificamente il Municipio.

In attesa della convocazione in Regione Campania dei massimi rappresentanti dell’azienda – prevista per il giorno 16 settembre – i 77 lavoratori (destinati alla messa in mobilità) hanno così voluto manifestare tutto il proprio dissenso rispetto a quanto sta accadendo.

“Chiediamo un’inversione di rotta – dichiara il rappresentante sindacale Gianni Dello Iacono – la Mondial si dovrà presentare all’incontro in Regione con la presidente D’Amelio. Settantuno licenziamenti sono pesanti, finora abbiamo dato disponibilità e fatto proposte insieme all’Amministrazione anche al tavolo degli industriali. Chiediamo la Cassa Integrazione straordinaria per cui l’amministratore non si è mai presentato alle convocazioni. Intraprenderemo uno sciopero ad oltranza, non riusciremo a garantire l’ordine pubblico”.

Gli operai sono stati accolti dal sindaco Agostino Frongillo presso l’aula consiliare del Municipio.

Frongillo ha ascoltato le loro ragioni promettendo – come Amministrazione comunale – impegno a seguire da vicino l’intricata vicenda che in queste settimane vede coinvolte le decine e decine di famiglie dei lavoratori.

“Purtroppo la situazione è un punto fermo – ha dichiarato il primo cittadino di Montemiletto – dopo tanto impegno dei sindacati, dei lavoratori e dell’Amministrazione, le 71 famiglie non hanno certezza di un futuro nonostante il tavolo tecnico ottenuto dalla Regione. In quella sede è venuta a mancare la proprietà della Mondial. Il 16 settembre sarà convocato un altro tavolo, spero che si trovi una soluzione per questo grido d’allarme che non può passare inosservato. L’Amministrazione affiancherà i lavoratori in tutte le proprie scelte, abbiamo l’obbligo di risolvere questa situazione in un tavolo regionale con la proprietà della Mondial nella persona del dott. Monico”.

Sulla stessa linea il rappresentante sindacale della Mondial Group, Giuliano Moccia:

“Siamo giunti ad annunciare questo sciopero per cercare di tenerci attaccati all’azienda e continuare ad avere un rapporto di lavoro. Non è possibile licenziare un lavoratore e vedere svolgere normalmente le proprie mansioni. Hanno totalmente alzato un muro non avendo neanche partecipato alle riunioni fissate in Regione e ad Avellino presso Confindustria. Ci sarebbe la possibilità di accedere alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi ma sembra che neanche questa opzione sia stata valutata dalla proprietà.”

Gli operai, infine, minacciano forme di protesta ancora più plateali.

 

 

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