VIDEO/ Migranti, Sessa: “Ad Avellino abbiamo una struttura quasi pronta. Protesta San Potito? Non dipende da noi”

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Pasquale Manganiello – Stamane ad Avellino si è tenuto un convegno sulla Giornata mondiale del Rifugiato organizzato presso il Circolo della Stampa. L’incontro ha avuto come tema il fallimento del sistema di accoglienza come risultato di un sistema di asilo che, in nome dell’emergenza, rivendica la deroga dei diritti fondamentali.

Presenti all’incontro il Prefetto di Avellino Carlo Sessa, due giovani richiedenti asilo ed un mediatore culturale, Nicola Battista, Gianfranco Giornata del Rifugiato 2Iacobelli, Sabino Morano, Giampaolo Palumbo, Giorgio Silli, Alessandro Sansoni. Ha moderato Rosario Lamberti. A margine dell’incontro Sessa si è fermato a parlare con i cronisti:Giornata del Rifugiato

“Il messaggio di oggi non può che essere quello di sforzarci ulteriormente per una maggiore integrazione. C’è bisogno di sviluppo di coscienza sociale: occorre accoglierli e fornire loro la possibilità di trovare un modus vivendi nel nostro territorio. La vita in comunità di queste persone non è semplice, passano giornate intere in un ambiente che non gli è del tutto simpatico o agevole per vivere e ciò può può portare a contrasti. Siamo collaudati a censurare carenze, occorre la disponibilità di chi localmente deve fornire assistenza.”

Il Prefetto evidenzia che i numeri dei bandi legati agli Sprar sono ancora molto bassi rispetto ad altre parti d’Italia:

“Il Ministeo dell’Interno ha eliminato i termini di scadenza per i bandi sprar. Chiunque può richiederli in ogni momento. Alcuni Comuni lo hanno fatto di recente ma i numeri non sono soddisfacenti. Uno Sprar nel Comune di Avellino sarebbe una buona cosa come indicazione di politica sociale. Stiamo vagliando una struttura che è quasi pronta, si tratta del convento delle Stimmatine che mi risulta abbastanza grande come capienza. Protesta a San Potito? Non posso dire nulla perchè non ho indicazioni esatte su questo argomento.migranti L’apertura delle strutture non viene decisa dalla Prefettura in prima battuta. Le società che partecipano ai bandi indicano le strutture, noi verifichiamo l’idoneità. Non ho i numeri di San Potito: non è una situazione di emergenza, siamo in regime contrattuale. Se la struttura ha i requisiti a noi tocca assegnarle gli ospiti. Comunque verificheremo”.

Sempre in mattinata nuova protesta dei migranti nei pressi della Prefettura a causa di problemi a carattere sanitario. Circa 35 i ragazzi che dal centro di accoglienza di Paternopoli si sono recati presso la Prefettura di Avellino per manifestare il loro disagio e chiedere il trasferimento in altra sede. Secondo le testimonianze di alcuni manifestanti, le condizioni igienico-sanitarie del centro a cui sono stati assegnati non sarebbero a norma e esporrebbero gli ospiti a rischio di infezioni e malattie.