dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – E venne la fase calda della stagione. Ovviamente non soltanto a causa dell’innalzamento delle temperature, ma anche o meglio soprattutto per l’ingresso nel rush finale che dovrà consegnare ai lupi l’agognata salvezza. L’Avellino è lì, in bilico sul filo della zona playout che dista un niente da quella ancora più sanguinosa della retrocessione diretta.
Il Carpi invece è lontano dalla playoff, ma guai a far affidamento su un suo approccio morbido alla sfida. “Sarebbe un grave errore pensare ad un Carpi dimesso, abbiamo però la fortuna di avere il destino nelle nostre mani”. E’ il messaggio dell’anti-vigilia di Claudio Foscarini che in buona sostanza ha fatto eco alle parole del suo leader Luigi Castaldo. Il tecnico biancoverde ha ancora negli occhi l’entusiasmo mostrato ieri dai tifosi in allenamento e ci scherza anche su.
“Sono stati un po’ rumorosi – ha detto col sorriso – mi è piaciuto tantissimo, non mi aspettavo tante persone ad assistere ad un allenamento. E’ stato toccante, credo che un calciatore debba vivere certe emozioni per essere stimolato. E’ un qualcosa che deve far piacere non intimorire”. La spinta dei tifosi serve eccome al bivio di fine stagione, anche in considerazione delle difficoltà dettate dai numerosi infortuni.
“Falasco ha fatto passi importanti ma sarà aggregato la prossima settimana – ha spiegato il tecnico trevigiano – Kresic dovrei recuperarlo per la panchina. Migliorini sta bene, D’Angelo ha fatto una parte con la squadra ma valuteremo domani le sue condizioni. Pecorini ha avuto una leggera ricaduta e ne avrà per qualche giorno. Per quanto riguarda Bidaoui sinceramente non capisco nemmeno io: stiamo facendo di tutto, ma qualcosa deve farla anche lui venendoci incontro”.
Infortuni a raffica con un responsabile mea culpa. “Qualcosa abbiamo sbagliato – ha ammesso Claudio Foscarini che ci mette la faccia su un argomento che nell’ultimo periodo ha innescato numerose polemiche – sono da poco qui ma faccio mea culpa perché qualche infortunio poteva essere evitato. La mia filosofia è avere giocatori sul campo non sul lettino e in giro a fare risonanze, sono io il responsabile se un calciatore si fa male. Questo mio modo di fare ha portato a qualche infortunio di troppo”.
Il Carpi viaggia come l’Avellino. “Affrontiamo una squadra che ha fatto un percorso simile al nostro nelle ultime cinque gare – ha evidenziato il Ferguson del Piave – loro si giocano tanto come noi, ho visto il Carpi dal vivo tre-quattro volte, è una squadra molto fisica e compatta, ha una delle migliori coppie d’attacco del torneo, è strutturata bene. Magari ci si aspettava qualcosa in più, sanno di giocarsi tutto: possiamo fare risultato se siamo più tonici di Palermo”.