VIDEO / Maltempo, j’accuse del Prefetto Spena: “In passato scelte urbanistiche sbagliate”. “Covid, serve una presa di coscienza generale”

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Alpi – Dalla festa della Polizia di Avellino tenutasi nella cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi, riecheggiano importanti parole pronunciate dal Prefetto Paola Spena, in particolare su due argomenti di stretta attualità: emergenza maltempo a Monteforte Irpino, emergenza coronavirus.

Ovviamente, però, il massimo rappresentante di Governo in Irpinia, ci tiene a sottolineare, innanzitutto, l’importanza del ruolo svolto quotidianamente dalla polizia. “Gli agenti tutti svolgono un servizio straordinario in tutta la nazione ed in questo territorio in particolare. Sono sempre al servizio degli altri e sono un importante punto di riferimento per i cittadini. Riescono ad avere un rapporto privilegiato con ogni singolo cittadino ma anche con le istituzioni, i sindaci. La loro presenza costante aumenta di molto la percezione di sicurezza, grazie anche alla sinergia con tutte le altre forze dell’ordine”.

Dal Prefetto un plauso al Questore Maurizio Terrazzi per la scelta della location, a pochi mesi, ormai, da una data molto importante per la provincia di Avellino: il quarantennale del terremoto del 23 novembre del 1980. “Sant’Angelo dei Lombardi – dice Spena – è nel cuore di tutti gli italiani, non solo degli irpini”.

E veniamo al primo argomento di stretta attualità, il maltempo che ha provocato danni a Monteforte Irpino. Il Prefetto è stata in prima linea e ieri ha tenuto un vertice operativo presso il Comune insieme al sindaco Costantino Giordano, alla dirigente della Protezione Civile Claudia Campobasso, al Questore Terrazzi, al comandante provinciale dei carabinieri Luigi Bramati.

“Purtroppo – dice – l’Irpinia è un territorio molto fragile e questo lo si deve anche a scelte di tipo urbanistico che non hanno rispettato la natura. A Monteforte, grazie ad una brillante sinergia istituzionale, si è intervenuti rapidamente e questo ha evitato altri danni. Occorre ovviamente investire per trovare delle soluzioni di carattere strutturale e questo è ovviamente compito anche della Regione e di altre istituzioni”.

Dietro l’angolo, come ormai da marzo, aleggia, come sempre, il coronavirus, con lo “spettro” di un nuovo lockdown. “I numeri ci dicono che c’è un incremento oggettivo della malattia. In qualche modo, questa cosa se l’aspettavano un po’ tutti. Ovviamente c’è grande attenzione da parte di tutte le forze dell’ordine nel far rispettare le regole, soprattutto adesso che c’è anche l’obbligo di indossare la mascherina 24 ore su 24. Ma non c’è dubbio, però, che se non prevale il senso di responsabilità di oguno di noi, non si andrà da nessuna parte”.