VIDEO/ Luca Abete premiato a Venticano: “Provo a dare risposte concrete a chi grida aiuto”

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“Poi dicono che prendo solo botte, invece, ricevo anche premi”. Esordisce così, con tanto di sorriso, Luca Abete, pochi minuti prima di ritirare il premio ‘Angelo Della Pace’. Un riconoscimento destinato per la prima volta ad una trasmissione televisiva come Striscia la Notizia che, da trent’anni, attraverso la formula della satira, riesce a fare informazione ed a raccontare una realtà caratterizzata principalmente da ingiustizie e furberie in cui incappano i cittadini.

“Striscia festeggia trent’anni, trent’anni in cui informa ed accompagna gli italiani con un mix di satira e di denunce. Ma sempre con l’obiettivo di essere la voce dei cittadini e di rispondere alle loro difficoltà con rispetto, educazione e serietà – ha dichiarato Luca Abete -. Ho iniziato il mio percorso al fianco di Striscia nel 2005 cercando di dare un contributo concreto e provando a far emergere, in questa terra, situazioni e problematiche forse già conosciute ma che non sono state mai affrontate e denunciate con forza. Siamo riusciti, in alcuni casi, ad ottenere anche dei risultati risolutivi”.

Tra i casi che Abete ha seguito con grande attenzione nella nostra Campania felix c’è sicuramente il capitolo inquinamento e, in particolare, la Terra dei fuochi, il triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano.

“Quando ho iniziato a raccontare io del male della Terra dei fuochi – continua l’inviato di Striscia nell’intervista rilasciata a Irpinianews – non si conosceva nemmeno il termine. Si pensava addirittura che fosse frutto dell’immaginazione, una mera invenzione giornalistica. Ma poi è esplosa l’emergenza, in parte affrontata e risolta”.

“Da cittadino che ama la sua terra, questa terra – precisa Abete – con gli strumenti che ho a disposizione provo a denunciare e dare risposte concrete a chi grida aiuto e giustizia. Bisogna decidere come si vuole affrontare questo rapporto con la denuncia. Noi accorciamo le distanze ed andiamo dritti verso il problema affrontando, sempre con rispetto ed educazione, le situazioni e divenendo interlocutori tra il problema ed la probabile soluzione”.

Insieme all’inviato di ‘Striscia’ ci siamo soffermanti ad affrontare anche un tema di stretta attualità quale il bullismo nelle scuole e sul quale Luca Abete dà un’indicazione a insegnati e studenti: “Il fenomeno, purtroppo, è sempre esistito, ma oggi è pubblicizzato tramite social e cellulari. Credo che gli insegnanti dovrebbero essere ‘meno amici’ e meno compagni di social network degli studenti e tornare ad essere quelli che fanno ‘paura’. I ragazzi, dal canto loro, dovrebbero essere più rispettosi delle istituzioni scolastiche, sicuramente la famiglia ha le sue responsabilità in tutto questo. Il bullismo – ha concluso – è l’amplificazione dell’appiattimento di valori importanti che, forse, stanno venendo un po’ meno“.

Il legame di Abete alla sua Irpinia è sempre vivo: uno degli appuntamenti che caratterizzeranno l’estate della provincia ed a cui il reporter è stato invitato a partecipare è ‘Le 4 notti dei Briganti‘, manifestazione che si svolgerà i primi di agosto a Montemiletto.

“Mi hanno contattato gli organizzatori dell’evento proprio in questi giorni. Mi piacerebbe davvero partecipare e parlare, anche in contesti diversi, di legalità e giustizia. E’ bello poter portare la campagna di cui sono promotore #noncifermanessuno in giro per l’Irpinia, terra che mi appartiene e che amo”.

#noncifermanessuno è un grido di battaglia, un’esclamazione carica di ottimismo e speranza, un messaggio positivo che invita a non mollare mai, con l’obiettivo per tutti di riuscire a ritagliarsi un posto nel mondo. Ed è con questa forza che Abete affronta la quotidianità e la trasmette al suo pubblico.

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