VIDEO/ Il neo consigliere regionale Todisco bacchetta il Pd: “Basta lamentarsi, sì al protagonismo territoriale”

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A circa due settimane dall’ingresso nel Consiglio Regionale della Campania, Francesco Todisco ha incontrato nel pomeriggio gli amministratori e i rappresentanti politici irpini. L’appuntamento, intitolato Le ragioni del nostro impegno si è tenuto presso la sala Grasso di Palazzo Caracciolo.

Al centro del confronto, le idee e le proposte che il consigliere intende portare nell’assise di Palazzo Santa Lucia. Contestualmente, si è avviato un percorso di ascolto dei rappresentanti del territorio al fine di renderli protagonisti del dibattito politico-istituzionale su temi cruciali per il futuro della provincia di Avellino: servizi, sanità, lavoro, sociale, sviluppo, legalità.

Presenti Marco Cillo, Gianluca Festa, Enzo De Luca, Luigi Famiglietti, Ivo Capone, Rosanna Repole, Antonello Losco.

“Non è più possibile – ha dichiarato Todisco- rivolgersi al Governo regionale seguendo la logica della lamentazione e della richiesta d’aiuto. Bisogna dar vita ad una nuova stagione di protagonismo territoriale che passa inevitabilmente attraverso proposte di lungo respiro e larghi orizzonti. L’Irpinia non è un’isola scollegata dal resto del mondo, ma un tassello fondamentale del mosaico campano.”

“Partiamo da Avellino – ha sottolineato il consigliere regionale – ci si sta erroneamente arrovellando sui dissidi e sulla qualità della Giunta, mentre le vicende giudiziarie impazzano. La soluzione della crisi a Palazzo di Città non è rappresentata da un rimpasto o dalla rimodulazione di Giunta e dissidi. L’attualità ci chiede di chiudere i rapporto con la vecchia classe dirigente che ha dato vita a dieci anni di fallimenti.”

E sulle vicende che attanagliano il Pd irpino:

“Non c’è testa, seppur con un corpo nobile. Dopo De Blasio sarebbe stato giusto dare spazio a tutte le sensibilità del partito. Non facendolo ci troviamo con un partito che non decide. La colpa non è del direttorio, dobbiamo voltare pagina e far leva solo su noi stessi. Non possiamo aspettare che Roma o Napoli decidano per noi, il Pd irpino guardi al meglio delle sue disponibilità ed abbia una propria conduzione.”

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