VIDEO/ Le Iene: “New Jersey inadeguati, Procura di Avellino la prima a muovere le acque”

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Siamo davvero al sicuro sulle strade italiane? Se lo chiede l’inviato de Le Iene Luigi Pelazza nel servizio mandato in onda questa sera su Italia Uno. L’interrogativo riguarda, in particolare, la tenuta delle barriere spartitraffico, che spesso si infrangono troppo facilmente, secondo la popolare trasmissione televisiva, causando incidenti mortali.

Lungo l’A4 Torino-Trieste, all’altezza di San Donà di Piave, a esempio, dove sono morte carbonizzate sette persone a seguito del salto di carreggiata di un tir, oppure in provincia di Bergamo, dove è avvenuto un episodio simile.

I New Jersey che ci vediamo scorrere di fianco mentre percorriamo l’autostrada non garantiscono sicurezza, svela Luigi Pelazza, e a muovere le acque – racconta ancora l’inviato – è stata la Procura di Avellino, aprendo un fascicolo all’interno di un’indagine nata nel 2013 dopo che lungo l’A16, all’altezza del viadotto Acqualonga, si era verificata la peggiore strage automobilistica d’Italia, in cui morirono quaranta persone e per le cui cause si è da poco concluso il processo penale di primo grado a carico di quindici imputati, nove dei quali, tra cui alcuni dirigenti di Autostrade per l’Italia, condannati.

Le immagini che vedete mettono i brividi, commenta l’inviato de Le Iene mentre scorre la drammatica sequenza della caduta del bus dal viadotto. Pelazza, con dovizia di particolari, spiega anche i criteri di scelta dei New Jersey lungo le diverse arterie autostradali: quasi tutti sono assolutamente inadeguati.

Soluzioni sicure ci sarebbero, ma le aziende che le producono non vengono neanche ammesse alle gare d’appalto per la fornitura. Gare spesso vinte dallo stesso consorzio: Abesca. Ed è proprio dove Pelazza è andato a chiedere spiegazioni, e loro candidamente hanno ammesso che Stati esteri come l’Austria, a cui avevano provato a fornire i propri New Jersey, li ritengono “inaffidabili”. “Chi decide è il progettista”, spiegano ad Abesca, Le Iene si recano quindi da Anas (che ha la competenza di decidere cosa installare), che risponde con una mail in cui ribadisce che le loro barriere sono assolutamente a norma.

Non sembra pensarla così però il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, al quale vengono mostrati carte alla mano esempi concreti di strade che hanno installato guard-rail del tutto insicuri: “Questa vostra segnalazione diventa un atto ministeriale, che farà uscire gli ingeneri per andare a fare un bel sopralluogo. Non faremo sconti a nessuno” ha risposto l’esponente dell’esecutivo gialloverde.

Intanto la Procura di Avellino – in particolare il Procuratore capo Rosario Cantelmo e il sostituto Cecilia Annecchini – va avanti con l’indagine bis sulla sicurezza di undici viadotti compresi nel tratto Baiano-Benevento.

Dal fascicolo era emerso che l’ufficio ispettivo territoriale del Mit, Direzione generale per la Vigilanza sulle concessioni autostradali, aveva riscontrato in relazione agli anni 2016 e 2017 la sussistenza di “gravi inadempimenti” nella gestione da parte della società concessionaria derivanti “dall’inadeguato stato manutentivo dell’infrastruttura e da una carenza delle condizioni di sicurezza in cui verte l’esercizio aziendale”.

Proprio per questi motivi era stato ascoltato qualche giorno fa, come persona informata sui fatti, l’attuale amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi. Sentito per oltre due ore dai magistrati al Palazzo di Giustizia avellinese.

QUI PER VEDERE IL SERVIZIO REALIZZATO DA LE IENE.