AVELLINO- Due momenti di “bellezza”. Così la dirigente dell”Ufficio Scolastico Provinciale Fiorella Pagliuca ha voluto definire l’incontro con la dirigente scolastica di Caivano Eugenia Canfora, divenuta un “simbolo” della rinascita della cittadina dell’hinterland napoletano e la premiazione alle tre studentesse del “De Gruttola” che qualche giorno fa sono balzate agli onori della cronaca per aver rinvenuto e consegnato un borsello trovato nel bus con quindicimila euro. Da una parte la dirigente in prima linea per quella che si può definire, alla luce anche delle testimonianze portate agli studenti in un video, “una rivoluzione” nella sua scuola. Dall’altra tre studentesse modello, che hanno reso orgogliosa la scuola irpina, come ha voluto testimoniare con una targa la dirigente dell’ Usp Pagliuca. La dirigente del “Morano” ha raccontato ai ragazzi come si può fare una “rivoluzione” e come al centro ci siano loro, con le loro scelte. Lo ha fatto con quella che può definirsi una “retorica dei fatti”. Perché ascoltandola si poteva pensare ad un discorso preparato su cose scontate per una realtà difficile come quella che si vive intorno alla sua scuola. Invece dietro ogni parola c’era una storia vera, quella della quotidianità di un impegno che alla fine ha regalato tanti buoni risultati per i giovani. Nel filo conduttore del discorso ai giovani c’è un cancello. Anzi due. Quello della scuola in cui ogni giorno sfuggendo alle tentazioni dell ambiente limitrofo la preside Canfora lotta per far entrare i suoi ragazzi e un altro cancello, facile comprendere quale, in cui c’è sempre il rischio che qualche giovane possa finire. A Mario Barretta, presidente della Consulta degli studenti della provincia di Avellino e vicevoordinatore delle consulte campane consegnare alle tre studentesse la targa preparata dall’ufficio scolastico provinciale. Così è stata consegnata alle tre studentesse Carla Albanese, Asia Carofano e Maria Libera Solomita la targa dedicata dalla scuola irpina al loro gesto “straordinario-ha spiegato Pagliuca- che è frutto dell’educazione che hanno ricevuto a casa ma è anche tanta parte frutto del lavoro di una scuola (presente la dirigente del De Gruttola Aragiusto) che assolve al suo ruolo”. Siete il nostro orgoglio, questo il messaggio finale a nome di tutta la scuola irpina.