“Il mio timore è che la tragedia del 1980 non abbia insegnato abbastanza su cosa significhi prevenzione. A oltre 40 anni da quella sciagura, sento il dovere di affermare che in Italia la prevenzione non è ancora un concetto ben radicato, un strumento che non è ancora stato pienamente utilizzato. Dobbiamo convincerci che solo attraverso la prevenzione è possibile mitigare gli effetti delle tragedie, e siamo qui non solo per rendere omaggio ai circa 3.000 morti di quella che è stata una delle più grandi calamità del Novecento, ma anche per lanciare un monito a tutti, a partire dalle istituzioni.”
Con queste parole il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha ricordato uno dei capitoli più dolorosi della storia recente d’Italia, in occasione del 44° anniversario del sisma che devastò l’Irpinia, causando quasi 3.000 vittime e decine di migliaia di sfollati. Insieme al collega Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, Musumeci è stato a Sant’Angelo dei Lombardi, comune simbolo dell’area del cratere del terremoto del 1980. I due esponenti del governo hanno partecipato a un incontro focalizzato sulle azioni da intraprendere per migliorare la sicurezza in caso di eventi sismici, tenutosi presso il presidio di Protezione Civile di Sant’Angelo dei Lombardi, intitolato alla memoria del fondatore della Protezione Civile, Giuseppe Zamberletti.
Successivamente, i due ministri si sono recati al Parco della Memoria per deporre una corona alla lapide in ricordo delle vittime del terremoto del 23 novembre 1980. La mattinata si è conclusa con il convegno “La Protezione Civile in Irpinia nell’anniversario del sisma”, che si è svolto presso la sala teatrale del Centro Sociale Don Bruno Mariani.