VIDEO/ La prevenzione che parte dai ragazzi: al via “Live your life”, la manifestazione per la lotta alle dipendenze

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Fabrizio Nigro – Passare da un mondo di sensazioni artificiali ad un mondo di relazioni genuine. E’ questo il claim e lo scopo della sesta edizione di “Live your Life”, la manifestazione artistico culturale a sfondo sociale, che si terrà il prossimo 10 giugno presso Corso Vittorio Emanuele di Avellino, con l’intento di operare una prevenzione sul possibile ingresso dei giovani nel mondo delle Dipendenze patologiche, sia da sostanza che comportamentali.

L’evento sarà coordinato dal SerT di Avellino e vedrà come realizzatori e conduttori di primo piano un gruppo di “Peer Educators”, vale a dire ragazzi formati nell’ambito del “Progetto Equità in salute” della A.s.l. Di Avellino, che si occupa di promuovere anche corretti stili di vita sul piano alimentare e su quello dell’attività fisica, per favorire il generale benessere giovanile. Collegato all’evento di “Live your life” del prossimo 10 giugno, in data 1 giugno si terrà a Summonte anche la “Caccia al Tesoro della Prevenzione”.

“E’ possibile vincere la sfida del divertimento attraverso un protagonismo giovanile sano che non si rifugi nella ricerca di evanescenti e pericolose sensazioni artificiali – ha affermato il dottor. Lorenzo Savignano del Ser.T di Avellino.

“La particolarità del nostro progetto – ha spiegato – sta nel fatto che i ragazzi non siano soltanto destinatari di un’operazione di informazione ma al contrario siano i veri artefici di questa operazione, grazie al processo della cosiddetta “Peer education”. Saranno dunque loro a scegliere quali modalità e quali linguaggi utilizzare, per veicolare messaggi positivi ai loro coetanei”.

Quest’ultimo – precisa Savignano – è un aspetto molto importante considerando il persistere di motivazioni che ancora oggi sono alla base di molte dipendenze, vale a dire le dinamiche di gruppo e la noia”.

Particolarmente delicata, infatti, resta ancora l’età di passaggio tra la scuola media inferiore e quella superiore, in cui i ragazzi sono facilmente influenzabili e gravati da insicurezze. Inoltre, mentre prima era abbastanza semplice individuare situazioni di criticità, oggi risulta più difficile per l’ampliarsi del ventaglio delle dipendenze, che spesso restano in una zona grigia difficile da permeare. Pensiamo ad esempio alle scommesse ed al gioco d’azzardo – il cosiddetto gambling – verso cui i ragazzi sono indirizzati fin dalla tenera età attraverso le nuove tecnologie”.

“Ma anche rispetto all’utilizzo di droghe non bisogna abbassare la guardia – avverte Savignano – perché spesso si tende a pensare che alcune sostanze come l’eroina siano scomparse dalle strade. In realtà non lo sono affatto, ma sono cambiate le modalità di assunzione, seppur la loro diffusione sia lievemente diminuita rispetto a 30 anni fa”.

Ma a farla da padrone, soprattutto nella provincia irpina, resta ancora l’abuso di alcool e cannabis, ed un altro aspetto critico per la nostra terra è anche la sua elevata età media, che spesso determina il consolidarsi di situazioni di dipendenza ed il tardivo intervento su determinati pazienti.
Va dunque preso in analisi ogni campanello d’allarme da parte delle famiglie che, senza drammatizzare prematuramente, possono affrontare questi problemi con degli esperti”.