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VIDEO/ La minoranza: “Appello alla responsabilità della sindaca segnale di debolezza”

«Avremmo avuto l’esigenza di ascoltare la sindaca Laura Nargi in Consiglio comunale, ma oggi non ci è stata data questa possibilità. Per questo ci riserviamo ogni valutazione necessaria al termine della discussione nell’aula deputata». Così la vicecapogruppo del Partito Democratico, Enza Ambrosone, commenta la giornata convulsa a Palazzo di Città. «Abbiamo assistito a uno spettacolo che rasenta il paradosso – prosegue –. Sapevamo che i banchi della maggioranza sarebbero stati vuoti, ma va sottolineato anche l’assenza della Giunta, un elemento tutt’altro che secondario. Ora attendiamo di vedere cosa accadrà domani mattina, in seconda convocazione».

La consigliera dem solleva poi un altro tema: «È necessario capire quale documento verrà portato effettivamente in aula. Sia l’assessore Scaletti che la sindaca Nargi hanno parlato di un bilancio “in fieri”; per questo chiediamo di cristallizzare la proposta, per sapere con chiarezza su cosa si andrà a votare». Ambrosone ha anche commentato il richiamo di Nargi alla sua formazione politica nel Partito Democratico: «La sindaca ha parlato al passato. Ci lascia basiti che all’interno della stessa maggioranza si voglia recitare il doppio ruolo di maggioranza e opposizione. Anche il generico richiamo alla responsabilità mi sembra un segnale piuttosto debole».

A rincarare la dose è anche Nicola Giordano, altro esponente del gruppo PD: «Sul bilancio non c’è alcuna modifica da fare: il termine per presentare emendamenti è scaduto, e questo chi fa riferimento a Festa lo sa benissimo. Il problema è tutto politico. Non stiamo parlando del bilancio della sindaca o di Scaletti, ma della Giunta Nargi, che è espressione diretta di Festa. Gli stessi assessori che hanno contribuito a costruire il bilancio ora lo rinnegano».

Giordano prosegue: «Veniamo da anni in cui il sindaco Festa ha depauperato le casse del comune di Avellino, aumentando il disavanzo e ora svolge il ruolo di moralizzatore di qualcosa che ha creato lui. Resta la grandissima ipocrisia di chi ha retto e regge il comune, il bilancio è cristallizzato ma certifica una spesa che può essere realizzata. Facciano bene i conti tra di loro, la sindaca non può continuare con una minoranza interna che condanna le sue scelte», conclude.

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